Al lavoro da oggi a Palazzo d’Orléans, a Palermo, l’Ufficio speciale per la valorizzazione energetica e la gestione del ciclo dei rifiuti nella Regione Siciliana, istituito con una delibera della giunta regionale lo scorso marzo. Questa mattina si sono insediati i primi sei componenti, di cui quattro funzionari tecnici specializzati assunti nell’ambito del concorso per il ricambio generazionale. L’organico è, comunque, destinato ad aumentare per effetto di un interpello interno in modo da arrivare alle 14 unità complessive previste.

Ufficio operativo è guidato ad interim da Salvatore Cocina

L’Ufficio, che opererà nei prossimi due anni, è guidato ad interim dall’ingegnere e dirigente regionale Salvatore Cocina ed è articolato in una struttura intermedia diretta dall’avvocato Gianluigi Amico. Il suo compito è di supportare l’attività del commissario straordinario, il presidente della Regione, e accelerare le procedure per il completamento della rete impiantistica integrata del sistema di gestione dei rifiuti per la realizzazione dei nuovi impianti di termovalorizzazione. Inoltre, si occuperà di attuare tutti i passaggi procedurali necessari all’emanazione delle ordinanze di autorizzazione di progetti di nuovi impianti pubblici per la gestione dei rifiuti. Il funzionamento della struttura è garantito da risorse di finanza regionale.

Ecco dove sorgeranno i due termovalorizzatori in Sicilia

Sono state individuate le aree a Palermo e Catania nelle quali gli impianti potranno essere realizzati. Il risultato è stato raggiunto nel corso di due riunioni convocate appositamente dal presidente della Regione, Renato Schifani, con gli amministratori dei Comuni e i tecnici degli uffici regionali interessati, per parlare della questione.

Piano rifiuti in Sicilia

Integrare e adeguare la rete impiantistica esistente, consentire il recupero energetico, la riduzione dei movimenti dei rifiuti e una maggiore protezione dell’ambiente, anche attraverso la realizzazione di due termovalorizzatori per la chiusura del ciclo. Sono questi i principali contenuti del nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti, apprezzato dal governo Schifani.

termovalorizzatori – ad esclusiva iniziativa e realizzazione pubblica – sono la grande novità del piano e saranno costruiti in aree idonee delle due maggiori città metropolitane, Palermo e Catania. Una scelta che tiene conto di fattori geografici, per essere al servizio delle due macro-aree della Sicilia occidentale e orientale con la relativa viabilità, e per la presenza di impianti esistenti o di prossima realizzazione.

Gli impianti assorbiranno il 30 per cento dell’energia prodotta per il loro funzionamento mentre il restante 70% verrà immesso sul mercato producendo un ulteriore ricavo che concorrerà alla riduzione della tariffa di ingresso. Secondo le stime, avranno un fabbisogno di 600 mila tonnellate all’anno per una produzione di 50 Mw di energia elettrica. Negli altiforni di incenerimento verranno immessi rifiuti solidi urbani solo dopo un trattamento meccanico biologico che li priverà di elementi ferrosi e frazioni omogenee “nobili” che possono essere avviate al ciclo di recupero. E in tal senso il nuovo Piano prevede, infatti, anche l’ottimizzazione della rete impiantistica esistente e la realizzazione di quella nuova per il pre-trattamento dei rifiuti.

Contemporaneamente, si ridurrà notevolmente il traffico necessario per il loro trasporto, annullando anche la presenza di rifiuti maleodoranti o percolanti, sia nei mezzi circolanti che nelle zone di stoccaggio. Il cronoprogramma prevede l’approvazione definitiva del Piano dopo avere acquisito i relativi pareri ambientali, nel rispetto delle norme europee, entro luglio, per poter poi avviare subito la progettazione degli impianti.