“Se il governo centrale vuole portare la spazzatura all’estero faccia pure, se invece ci autorizza a utilizzare le prerogative dell’articolo 191 (del dlg 152/2006 ndr) per avviare l’impiantistica, il problema potrà essere affrontato adeguatamente”.
Il governatore, Rosario Crocetta, usa un incontro nella sua città, Gela, per tornare sull’argomento rifiuti dopo aver risposto a monosillabi alle critiche del sottosegretario Davide Faraone che sabato aveva detto a chiare lettere ‘il governo farà la sua parte per le’emergenza ma basta soluzioni tampone’.
“Potremo costruire quegli stessi impianti – ha spiegato, Crocetta – che altri come Cuffaro non hanno realizzato quando c’era l’emergenza e la possibilità di farlo. Non hanno costruito i termovalorizzatori mentre le discariche erano tutte in mano ai privati”.
Dimentica Crocetta, che sui termovalorizzatori furono aperte numerose inchieste, ci furono polemiche e attacchi e i progetti vennero bloccati perchè inquinanti e non rispondenti alle necessità della Sicilia. “Gli impianti ora li
stiamo facendo noi – continua – stiamo mettendo un argine all’emergenza, però la bacchetta magica con ce l’abbiamo. Un appalto ha dei tempi, quasi tutti gli impianti siciliani si stanno mettendo a norma, altri si stanno realizzando, abbiamo bisogno di qualche mese ancora”.
Intanto a giugno scadono le autorizzazioni per il conferimento alle discariche in regime di proroga. proprio per questo la regione chiede la dichiarazione dello stato di emergenza visto che per quella data sarà impossibile completare le procedure.
“Faraone è inutile che critichi – ha aggiunto ancora Crocetta – si ricordi che l’assessore ai rifiuti è il suo”. Il riferimento è chiaramente a Vania Contrafatto da più parti indicata come la possibile ‘commissario’ per l’emergenza se da Roma arriverà il via libera. Lei, nel frattempo, annuncia che in giunta regionale in queste ore sta per portare una nuova riforma “Questa settimana – dice la renziana assessore all’Energia e ai rifiuti – discuteremo in giunta del nuovo ddl sul settore rifiuti che prevede l”istituzione di un unico ente di governo e controllo e di 9 bacini di raccolta”.
“L’obiettivo è quello di rendere efficiente ed efficace un sistema che, dagli Ato alle Srr, in Sicilia non è mai decollato e che non è riuscito a dare servizi ai cittadini e risposte ai lavoratori”.
Per Crocetta, invece, è prioritario che il governo si renda conto della situazione e ascolti palermo dando i ‘poteri speciali’: “Se il governo non riconosce questo si assume una grave responsabilità nei confronti del popolo siciliano”.
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