“Un presidente della Regione firmatario di una ordinanza appena venti giorni fa, dovrebbe quanto meno ricordare che i lavoratori dipendenti degli Ato devono prima essere assunti nelle Srr per poi essere utilizzati dai soggetti affidatari dell’appalto che ne assumono la responsabilità gestionale operativa e disciplinare, nonché gli obblighi Inail e le erogazioni delle retribuzioni, e ciò che sorprende è proprio che a prevedere prima di tutto questi passaggi nelle Società di regolamentazione, è lo stesso governo regionale”. Ad affermarlo intervenendo sulla vertenza rifiuti, è Dionisio Giordano segretario regionale Fit Cisl Ambiente, sulla vertenza che riguarda i lavoratori dell’Ato rifiuti di Carini, nel Palermitano.

“Questo è quello che viene ribadito nell’ordinanza emanata appena venti giorni fa dallo stesso presidente, che non fa altro che precisare indicazioni già contenute nella legge regionale 9 del 2010. Il punto centrale qui, non è la scelta dei lavoratori, ma il fatto che il presidente Crocetta non conosce le sue stesse ordinanze. Non ci sono lavoratori da licenziare, c’è un governo incapace di assumere scelte concrete e di far applicare le leggi esistenti, e che per questo dovrebbe trarne le conseguenze”.

“La Regione – continua Giordano – piuttosto intimi al comune di Carini, stazione appaltante della gara, di obbligare la ditta Senesi a rispettare le condizioni del bando e del capitolato di gara sul personale, che erano certamente note al momento della presentazione dell’ offerta . I lavoratori non rifiutano nulla, vogliono solo il rispetto della legge per un passaggio che altrimenti sarebbe illegittimo”.

“La soluzione potrebbe forse essere quella già applicata in altri territori della Sicilia, un utilizzo temporaneo in comando da parte delle ditte aggiudicatrici nelle more che la Regione approvi le dotazioni organiche della Srr. Non possiamo più assistere a questa contrapposizione politica giocata tutta sulla pelle dei lavoratori e dei cittadini. L’assessorato Energia e Servizi, dal canto suo, emani subito i decreti di approvazione delle dotazioni organiche delle Srr, di 14, appena quattro sono state approvate in giunta regionale “.

Il segretario Fit Cisl Ambiente conclude “la querelle sul commissario nazionale non appassiona nessuno, tra impianti di termostabilizzazione che dovevano essere già realizzati nelle discariche siciliane e una legge di riordino del sistema rifiuti ferma da 6 anni, la politica siciliana provi piuttosto ad agire con competenza limitandosi quantomeno ad attuare e far applicare le leggi esistenti. Torniamo a chiedere un tavolo ministeriale con Regione, Anci, industriali, associazioni datoriali di Igiene ambientale e sindacati, con l’unico obiettivo di risolvere i problemi senza mire elettorali “.