Partiranno il primo settembre i confronti sindacali sulla bozza di riforma del comparto forestale. Lo rendono noto gli assessori regionali per l’Agricoltura, Edy Bandiera, e l’Ambiente Toto Cordaro, che hanno fatto il punto sulla redazione del testo, insieme ai Dirigenti Generali dei due Dipartimenti competenti della Regione Siciliana.

Proprio i sindacati lo scorso mese di febbraio si erano detti preoccupati.

“Mentre da un lato non abbiamo ancora ricevuto comunicazione alcuna né sull’avvio della campagna 2020, riferita alla programmazione degli interventi in materia forestale e di salvaguardia del territorio – avevano scritto il segretario generale Flai Cgil Sicilia, Tonino Russo, il segretario generale Fai Cisl Sicilia, Pierluigi Manca e il segretario generale Uila Uil Sicilia, Nino Marino – né sulla realizzazione delle relative garanzie occupazionali previste dalla normativa vigente, dall’altro ci troviamo di fronte alla molteplice complessità di procedure di infrazione ed azioni legali promosse da diversi lavoratori del settore nei confronti della Amministrazione Forestale e della Comunità Europea”.

“Queste – proseguono Russo, Manca e Marino- hanno generato e potranno generare effetti di grande rilievo sulle politiche forestali ed occupazionali della nostra regione. Dunque, vista la necessità urgente di affrontare e chiarire evoluzioni e accadimenti futuri, chiediamo un urgente incontro al presidente Musumeci e all’assessore Bandiera, per sapere quando verranno avviati i lavoratori della manutenzione ordinaria considerate le somme già adeguatamente poste in bilancio; se per i lavoratori del comparto antincendio verranno rispettati le previsioni di avviamento stabiliti dalla legge; qual è la posizione del Governo Regionale a fronte delle procedure di infrazione intraprese per la conversione dei contratti a tempo indeterminato, nonché sui “cumulabili” effetti delle pronunce di alcuni tribunali che riguardano invece l’indennizzo per la reiterazione dei contratti a tempo determinato, considerato l’impatto economico, giuridico ed amministrativo che possono avere”.