La riforma elettorale per gli enti locali siciliani si farà. Ieri a tarda sera è stato trovato l’accordo che sembrava impossibile. Il secondo turno elettorale ovvero il ballottaggio non viene cancellato del tutto ma relegato a ipotesi meno ricorrenti.
La nuova proposta parla di un turno unico secco per l’elezione di sindaci e consigli comunali con un ricorso al ballottaggio fra i due candidati sindaci più votati solo nel caso in cui nessuno dei due abbia raggiunto la soglia del 40% dei voti validi.
In pratica l’attuale soglia della metà più uno dei voti viene abbassata, con questa riforma elettorale, di ben 10 punti percentuali. Una ipotesi residuale anche se già capitata in passato. L’idea è quella di evitare che col turno unico magari con molti candidati, possa essere eletto un sindaco che ha un consenso estremamente risicato
L’emendamento che modifica la riforma elettorale è firmato a tutti i capigruppo ad eccezione dei 5 stelle, e viene presentato oggi in aula. L’asse Pd Forza Italia, dunque, torna in auge unica opposizione dura verrà dai 5 stelle (leggi qui la posizione dei grillini) che si sentono defraudati del loro patrimonio elettorale attraverso uno stratagemma.
Con questo accordo la Riforma elettorale dovrebbe passare velocemente all’Ars dando spazio e tempo per le altre due leggi che devono essere approvate (leggi qui quali sono) e per le quali ieri si era ipotizzato anche di lavorare fino a Ferragosto
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