“Siamo contrari al Ddl di riforma dei forestali esitato dalla Commissione Attività Produttive dell’Ars”. Lo dichiarano i segretari generali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Sicilia, Adolfo Scotti, Tonino Russo e Nino Marino che aggiungono: “La nostra posizione è chiara e oggi serve anche a dissipare ogni forma di dubbio e di speculazione circa le varie posizioni assunte dalle Organizzazioni Sindacali nell’ambito dell’incontro avuto recentemente con l’assessore Scilla”.

I sindacati sottolineano carenze e lacune Ddl

Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil sottolineano le carenze e le lacune di questo Ddl: il blocco del turn over con conseguente estinzione del contingente dei lavoratori a tempo indeterminato, il mancato ricambio generazionale all’interno del settore che comporterebbe la fine della forestale pubblica e le esigue risorse messe a disposizione dal Governo “per una riforma – aggiungono Scotti, Russo e Marino – che dovrebbe guardare ad un settore strategico di sviluppo per la nostra Regione, ma che invece continua a essere ingiustamente considerato terreno di assistenzialismo e fonte di spreco”.

Chiesta chiarezza su aspetti della riforma

Le sigle sindacali chiedono chiarezza su specifici aspetti della riforma proposta. “Rispetto alla originaria proposta di due contingenti di 120 e 180 giornate prima e a quella successiva di un unico contingente di 180 giorni, i tecnici della Regione dovranno spiegare con dati alla mano – proseguono Scotti, Russo e Marino – così come dichiarato nel corso dell’incontro, come pensano di fare raggiungere questo risultato in 4 o 5 anni e  con quali modalità, considerato che in campo ci sono soltanto le  risorse derivanti da risparmi dei pensionamenti e un consolidato di spesa di 231 milioni”.

Scotti, Russo e Marino “Futuro dei lavoratori e valorizzazione ambiente”

“A noi stanno a cuore il futuro dei lavoratori e la valorizzazione dell’ambiente come risorsa – affermano Scotti, Russo e Marino – quindi pur rimanendo fermi nella nostra a idea di riforma con due contingenti 151 e tempo indeterminato, stiamo cercando e valutando eventuali  soluzioni per una mediazione che porti ad una riforma il più possibile condivisa, dato che la Regione, come dichiarato dall’assessore Scilla, non intende e non può aumentare la spesa in questo settore sulla base dell’accordo Stato Regione relativa allo spalmadebiti”. E concludono: “Resta inteso che l’ultima parola spetta ai lavoratori; qualsiasi risultato che si raggiungerà o meno dal confronto, sarà valutata, discussa e approvata dalle assemblee dei lavoratori, per decidere future iniziative di lotta o condividere i risultati della mediazione ottenuta”.