I dipendenti Engineering della sede di viale Regione siciliana di nuovo in mobilitazione domani per lo sciopero di due ore indetto a livello nazionale per il rinnovo del contratto integrativo.
La trattativa non è mai decollata nonostante, da parte del coordinamento delle Rsu, sia stata dimostrata la piena disponibilità ad avviare un confronto, come dimostra l’ accordo siglato nel luglio scorso su una parte dell’intera piattaforma, quella relativa ai punti di carattere normativo, maggiormente richiesti dall’azienda, come lavoro agile, banca ore solidali e telelavoro. L’intesa prevedeva che la discussione sarebbe proseguita per gli altri istituti contrattuali.

Fino ad oggi, nonostante gli scioperi del 25 settembre, del 19 ottobre, del 4 e 18 dicembre 2018 e del 15 gennaio scorso, ai quali sono stati aggiunti il blocco dello straordinario e dei trattamenti delle reperibilità, l’amministratore delegato di Engineering, Paolo Pandozy, continua a parlare di un rinnovo “a costo zero”.
“Questo comportamento per noi è inaccettabile – dichiarano Angela Biondi e Francesco Foti, della Fiom Cgil di Palermo – da parte di un’azienda come Engineering, che continua a crescere, fattura oltre un miliardo di euro, è presente con una cinquantina di sedi in tutto il mondo, conta oltre 10 mila dipendenti e che, nei giorni scorsi, ha dimostrato di volere continuare a espandersi acquisendo Omnitech IT, una delle aziende più importanti nel panorama italiano sulla Cybersecurity”.

“I successi dell’azienda – aggiungono Biondi e Foti – sono il risultato dell’attenta e scrupolosa professionalità dei suoi dipendenti, i quali chiedono legittimamente un rinnovo del contratto, fermo al 2009, un incremento del premio di produzione, del ticket, del welfare aggiuntivo, dei trattamenti delle reperibilità, e sono pronti a nuove iniziative e scioperi per difendere i loro diritti”.

Il prossimo 5 febbraio a Roma è previsto un incontro tra azienda e coordinamento delle Rsu per valutare lo stato della sperimentazione dell’accordo sul lavoro agile e sull’istituto della banca ore solidale. In quella data, i sindacati chiederanno contestualmente l’avvio di un confronto sui punti che non sono stati mai affrontati dall’azienda.