Esercizio provvisorio fino al 31 marzo per dare il tempo al governo di predisporre un bilancio di previsione 2018 organico anche alla luce del nuovo buco trovato nei conti della regione che vale fra i 200 e i 300 milioni di euro.
Lo ha deciso la giunta di governo riunita dalle 11 di questa mattina e che ha completato i propri lavori, dopo una breve pausa, intorno alle 17. Sono state sviscerate le varie segnalazioni provenienti dalla relazione della commissione insediata dal vice presidente della Regione Gaetano Armao dai cui lavori emerge un quadro disastroso. Accordi non ratificati col governo di Roma che bloccano trasferimenti, patrimonio immobiliare valutato in maniera parziale o impropria e dunque consistenza ignota, debiti rilevanti e rapporti con il mondo creditizio da rivedere. Insomma altro che bilancio risanato, la Sicilia è nei guai e non potrà procedere a concorsi e assunzioni sbandierati dal precedente governo e dei quali si è parlato anche durante la campagna elettorale. Non lo potrà fare almeno fino a quando non saranno messi a regime i conti risolvendo le tante criticità. Si tratta di problemi tecnico giuridico contabili come la mancata approvazione del bilancio consolidato, ma anche di problemi economico finanziari che rendono complesse le scelte di investimento e dunque, alla fine, si è deciso per tre mesi di esercizio provvisorio.
La proposta di legge affronta – tra le altre materie – l’utilizzo dei forestali per l’emergenza incendi, il personale precario degli enti locali, il benessere domiciliare dei disabili gravi e gravissimi. Il disegno di legge di esercizio provvisorio è più articolato rispetto ad un ordinaria norma di esercizio provvisorio che conta, solitamente 2 o tre disposizioni. Questo è composto da sette articoli e dispone anche proroghe al 30 giugno dei termini in materia di commissariamento dei Comuni inadempienti sul fronte dei bilanci, norme per il personale, la gestione dell’Eas e altre disposizioni.
L’assessore per l’Economia e vice Presidente della Regione Gaetano Armao ha poi chiesto il ritiro del Documento di Programmazione Economica e finanziaria redatto da Baccei e Crocetta perché va riscritto di sana pianta
La norma di esercizio provvisorio votata dalla giunta è stata ora trasmessa al presidente dell’Ars dove giungerà mercoledì prossimo ma per avviarne la trattazione bisognerà aspettare che si insedi la Commissione Bilancio che ancora non esiste. L’approvazione dell’esercizio provvisorio dovrebbe giungere formalmente entro il 31 dicembre quindi sarà un fine anno di lavoro intenso e complesso.
La giunta ha anche preso atto del decreto dell’assessore Mimmo Turano che mette a bando oltre 34 milioni di fondi Ue per l’internazionalizzazione delle imprese e ha ribadito la declaratoria dello stato di calamità per i danni causati da eccezionale siccità – calura nelle province siciliane, nei mesi di luglio e agosto scorsi assunta nella precedente riunione anche per la provincia di Ragusa
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