Le segreterie regionali delle organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal ed Ugl autoferro esprimono forte preoccupazione per la “modalità con la quale ha preso il via la nuova stagione di governo del sistema trasporti in Sicilia”.

Ed a tal proposito chiedono un confronto con gli assessori regionali Marco Falcone (all’Economia) ed Alessandro Aricò (Infrastrutture e Mobilità).

Si legge in una nota: “Invitiamo gli assessori Falcone e Aricò a convocare con urgenza le parti sociali, il sistema dei trasporti rappresenta la seconda voce delle uscite del bilancio regionale”.

Le parti sociali “Sistema siciliano ha bisogno urgente di manutenzione”

E proseguono: “Se è pur vero che non è trascorso neanche un mese dall’insediamento degli assessori, non può sfuggire a nessuno – aggiungono i sindacati – che il sistema del Tpl (trasporto pubblico locale, ndr) siciliano necessita però di una urgente manutenzione, a partire dalla vertenza Ast S.p.A. E soprattutto non può sfuggire al nuovo esecutivo regionale che non a caso a più riprese, e anche con nota ufficiale, abbiamo esortato i due assessori, all’economia Marco Falcone e ai Trasporti Alessandro Aricò, a farsi promotori di una immediata convocazione delle parti sociali”.

“Serve programmazione condivisa”

Concludono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl autoferro, “serve una condivisa programmazione ed ancora di più, una visione sistemica dell’intero sistema trasporti siciliano, a partire dal riordino del trasporto pubblico gommato, che continua a rappresentare la modalità decisamente più utilizzata per la mobilità dei cittadini e movimentazione delle merci in Sicilia. L’auspicio è che non sia necessaria la mobilitazione dei lavoratori per mettere al centro di un confronto costante con il governo regionale le sorti della mobilità e del sistema dei trasporti dell’isola”.

Trasporto pubblico in difficoltà

A metà novembrre scorso Andrea Gibelli, presidente di Asstra, l’associazione di riferimento del Trasporto Pubblico Locale, a margine del convegno “Le sfide del TPL tra riforme e transizione energetica” organizzato a Catania con Asstra Sicilia, lanciò un grido di allarme.

“E’ prioritario che il Governo rifinanzi il fondo mancati ricavi da traffico per 900 milioni, al fine di coprire le perdite subite dagli operatori TPL anche nel 2021. Il fabbisogno tiene conto delle perdite tariffarie e dei costi emergenti stimabili in circa 1.600 milioni, a fronte della disponibilità corrente di circa 724 milioni di euro. Si tratta di un provvedimento urgente, in quanto il 2022 risulta ancora del tutto privo di copertura e le perdite, nel solo 1° Trimestre, sono stimabili in circa 300 milioni e perché ripristina l’equilibrio economico finanziario delle aziende permettendo loro di assolvere agli obblighi rispetto al personale aziendale. Incontreremo di nuovo le associazioni sindacali dei lavoratori nelle prossime due settimane”.

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