Riparte l’iter della Finanziaria regionale siciliana e stavolta non si potrà fermare. L’ultima proroga dell’esercizio provvisorio, infatti, sposta al 30 aprile il termine per l’approvazione e la legge non permette ulteriori rinvii.

Si ricomincia, dunque, e l’assalto alla diligenza è tale e quale a febbraio ed a marzo. Anzi gli emendamentyi sembrano essere cresciuti di numero visto che c’è stato più tempo per prepararli.

Ma la Commissione bilancio, stavolta, è partita con il piede giusto e nella prima seduta è riuscita a dare una seria sforbiciata. ben duemila le richieste di modifica presentate, e ben 1800 quelle cassate con il lavoro di un solo giorno.

Restano duecento emendamenti che rappresnetano una mole di lavoro ordinaria tanto che il Presidente Vincenzo Vinciullo spera perfino di poter completarne l’iter stasera, o al massimo in nottata per poter trasmettere il documento già domani.

Ma accantonato il problema politica 8che certamente tornerà ad esplodere in aula, c’è da giurarsi) resta il tema dei numeri. I conti, ancora una volta, non quadrano. All’appello mancano 165 milioni senzsa i quali entrate ed uscite non riescono ad equilibrarsi.

“Abbiamo chiesto lumi al governo – dice Vinciullo – e attendiamo che arrivino risposte”. Ma dif atto il probklema resta legato all’accordo stato – regione asull’Iva che non è stato firmato. Quello da solo vale circa 285 milioni e risolverebbe tutti i problemi.

Intanto c’è lo stop all’emendamento che mantiene le tasse regionali al massimo per finanziare il fondo da 36 milioni per i disabili. In discussione anche i fondi per il riavvio al lavoro dei 1600 ex sportellisti che da stamani hanno iniziato la protesta delle scarpe nere contrlo la macelleria sociale e los ciopero della fame