Sta facendo ancora discutere la sentenza emanata alcuni giorni fa dal Tar del Lazio che, accogliendo parzialmente il ricorso proposto da una associazione, ha stabilito la necessità di una campagna da parte del Ministero della Salute sui rischi per la salute e l’ambiente legati alle corrette modalità d’uso di telefoni cellulari e cordless.

In Sicilia, il percorso richiesto dai giudici, è già in fase avanzata. Da tempo, infatti, sono state emanate le linee guida regionali che richiamano le raccomandazioni fornite da varie istituzioni nazionali ed internazionali (Organizzazione Mondiale della Sanità, ministeri della salute inglese, canadese, tedesco, francese e italiano) sul corretto uso dei cellulari. Il documento, che è consultabile sul sito dell’Assessorato regionale della Salute, contiene elementi di riferimento per le Asp, chiamate ad implementare le linee di attività previste nei singoli Piani Locali secondo le diverse caratteristiche, esigenze e disponibilità di risorse presenti sul territorio.

Sono cinque i punti salienti del documento: caratteristiche tecniche ed emissioni dei telefoni mobili; rischio fisico dovuto a prolungata esposizione; raccomandazioni per il corretto uso dei telefoni mobili; rischio psicologico (dipendenza) e strategie e metodologie di intervento.

Nell’Isola sono stati predisposti una serie di interventi di informazione e sensibilizzazione sul corretto uso dei cellulari rivolti prevalentemente agli adolescenti, divenuti i maggiori ‘consumatori’ di telefonini.

In particolare si sono tenuti degli incontri educativi nelle scuole secondarie di primo e secondo grado utilizzando metodologie partecipative quali la peer education e il cooperative learning.

I progetti hanno visto il coinvolgimento diretto degli esperti delle ASP (referenti delle Unita educazione alla salute, dei dipartimenti di prevenzione, delle dipendenze patologiche) e i dirigenti e docenti scolastici regionali e provinciali. Il prossimo 2 febbraio, intanto, nella sede dell’Ordine dei medici di Palermo è in programma un workshop informativo curato dalla ASP di Palermo.