I sindacati dei lavoratori del credito scendono in campo unitariamente per chiedere una svolta nella situazione di Riscossione Sicilia e annunciano la decisione di andare alla mobilitazione se la situazione non si sblocca.

In una nota delle segreterie regionali e di categoria di Fabi, Fisac Cgil, First Cisl, Uilca, Ugl credito, Unisin – che ricompongono così il fronte sindacale- viene rilevato come “obiettivo strategico” l’applicazione della legge 16 del 2017, che prevede il passaggio delle funzioni e del personale di Riscossione Sicilia all’ente nazionale Agenzie delle entrate Riscossione (AdER), e su di esso i sindacati chiedono alle forze politiche di procedere senza indugi. Viene inoltre rilanciata la richiesta al governo nazionale e al parlamento regionale di dare una governance all’ente nominando subito il consiglio di amministrazione “allo scopo di sottoscrivere subito il contratto collettivo nazionale di lavoro e per avere un interlocutore stabile e affidabile con cui potersi confrontare”.

La raggiunta unità sindacale sul tema del futuro di Riscossione Sicilia- dice una nota della Fisac Cgil- sgombra il campo da ogni equivoco. La richiesta di applicare la legge 16/2017 e di stabilire con lo Stato le condizioni per il passaggio di funzioni e personale all’Ente nazionale senza soluzione di continuità è univoca e chiara. Tale passaggio – continua la Fisac- consentirà un significativo risparmio per la Regione, un sicuro miglioramento del servizio offerto a cittadini ed Enti impositori e maggiore stabilità e rispetto della professionalità per i dipendenti”.

I sindacati reiterano unitariamente l’invito al Presidente della Regione a “sollecitare l’avvio del tavolo tecnico con il Ministro Tria per concludere rapidamente i negoziati e a nominare urgentemente i componenti del nuovo Consiglio di Amministrazione per chiudere finalmente un vuoto di gestione che dura ormai da oltre un anno”.