Prevedere risorse nella legge di stabilità siciliana 2026/2028 per dare stabilità al lavoro dei forestali pur se stagionali e per prevedere il rinnovo del contratto e garantire il ricambio generazionale. In attesa che arrivi una riforma del settore forestale continua la battaglia unitaria di Cgil Cisl e Uil che continua da tempo restando una delle poche battaglie ancora unitarie.

La richiesta dei sindacati

Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil Sicilia chiedono al governo regionale di “prevedere nella legge Finanziaria le risorse economiche necessarie per dare maggiore stabilità al lavoro dei forestali e consentire il ricambio generazionale per le figure che cominciano a mancare”.

Superare la precarietà dopo anni di attesa

“Dopo anni di attesa- scrivono in una nota i segretari generali Tonino Russo, Adolfo Scotti e Nino Marino- è arrivato il momento di superare la precarietà nel settore forestale, che anche ai lavoratori forestali della Sicilia arrivi una risposta adeguata alle richieste legittime di riconoscimento del lavoro svolto, fondamentale strumento di tutela del patrimonio boschivo e naturalistico della Sicilia”.

Rinnovare il contratto e garantire il ricambio

Russo, Scotti e Marino aggiungono: “Inoltre riteniamo che occorre portare a conclusione il lavoro già iniziato per il rinnovo del contratto integrativo regionale per gli addetti ai lavori di sistemazione idraulico-forestale e idraulico-agraria.

Il disegno di legge che resta al palo

Intanto c’è un disegno di legge di riforma che resta al palo. Ma tempo i sindacati sostengono che serve una ” buona legge di riorganizzazione di un comparto indispensabile per il contrasto al dissesto idrogeologico, alla siccità, ai roghi e alla desertificazione del territorio”.

La riforma, però, anche se già discussa con le parti sindacali, sembra sia impantanata nei meandri dell’aula e nelle tensioni interne alla maggioranza e fra maggioranza e opposizione e rischi, dunque, di restare lettera morta nonostante abbia raccolto ampi consensi