Il boato dei colpi di pistola esplosi in centro nel weekend sembrano aver svegliato dal torpore il Consiglio Comunale sul regolamento movida. La sveglia di Sala Martorana è suonata nella notta di domenica 10 dicembre, intorno alle 3.30. Tra via La Lumia e via Quintino Sella infatti si è scatenato un vero e proprio far west. Bottiglie spaccate, scazzottate e, come dulcis in fundo, un individuo non ancora identificato che ha sparato diversi colpi di arma da fuoco in aria, rischiando di ferire alcuni palermitani che si erano affacciati dai loro balconi per capire cosa fosse successo. Un episodio che ha scatenato la rabbia e la paura fra i residenti del centro città. In molti, fra i quali anche i proprietari delle attività commerciali della zona, hanno chiesto con forza controlli serrati e provvedimenti incisivi. Lo fanno da mesi, senza essere ascoltati. Ora però la richiesta di fare qualcosa arriva da più fronti, prima spaccati oggi in cerca di una quadra sul regolamento movida.

La rabbia di cittadini e commercianti

Qualcosa bisogna pur fare. Fatto ribadito dall’esponente di Fratelli d’Italia Antonio Rini. “Ogni giorno raccolgo la disperazione di residenti esausti, scoraggiati e sconfortati. Tante le buone intenzioni ma pochi atti concreti per invertire la rotta”. E l’esponente di Fratelli d’Italia carica: “La misura è colma, la movida selvaggia è una situazione di emergenza cittadina e va affrontata con strumenti straordinari, non escludendo misure radicali e intransigenti, dove tutti devono fare la propria parte”.

I controlli e il regolamento movida

Un problema di lungo corso e che si manifesta anche sul fronte della sicurezza stradale. Mezzora prima della rissa in via La Lumia infatti, un’automobilista ha investito quattro auto parcheggiate in via Gaetano Daita. Per fortuna, al momento dell’impatto, non c’era nessun passante nelle vicinanze. E i controlli? Ci sono certamente stati, ma non sono stati evidentemente sufficienti a frenare in toto il fenomeno della malamovida, non solo in centro ma anche in periferia.. Cosa fare quindi? Sul tema, la politica ha provato ad attivarsi negli scorsi mesi, ma senza ottenere grossi risultati. Ciò soprattutto sul fronte normativo. Il regolamento movida giace in Consiglio Comunale da mesi. Al testo originale sono stati apposti una ventina di subemendamenti. Proposte di modifica sulle quali la maggioranza si è spaccata, anche con momenti di tensione durante una seduta d’aula convocata sul tema.

I tempi sembrano maturi

Oggi però, i tempi sembrano maturi. Di questa idea è il presidente della VI Commissione Ottavio Zacco. L’esponente di Forza Italia invoca l’approvazione dell’atto. “Occorre dare una accelerazione all’approvazione di un buon regolamento movida, che riequilibri la vita notturna in città. Quanto accaduto è la prova che il problema non sono i locali ma i frequentatori e che bisogna decongestionare alcune zone. Non è risolutivo il controllo alle attività commerciali, ma occorre un controllo del territorio e dei frequentatori dei locali notturni”.

Un atto voluto dall’assessore alle Attività Produttive Giuliano Forzinetti. “Auspico che il Consiglio Comunale, di cui riconosco la sensibilità sul tema, possa esitare l’atto il prima possibile, apportando le modifiche che riterrà opportune”. La volontà si tramuterà in realtà? Ai posteri l’ardua sentenza.

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