Palermo dice addio ad uno dei suoi imprenditori più laboriosi, Ippolito Ferreri, morto a 84 anni. Sotto la sua gestione sono passati diversi locali di successo che ospitavano anche importanti vip della politica e non solo. Il suo nome è stato tra quelli più in voga nell’arte culinaria. La sua passione per la buona cucina non fu neanche piegata dal covid19. Costretto a chiudere il locale Charme nel periodo in cui esplose la pandemia, era ripartito  con il ristorante Ippolito in via Mariano stabile bassa.

La storia della ristorazione

Un uomo che ha fatto la storia della ristorazione dove oramai da oltre un quarantennio era uno degli indiscussi leader a livello Palermitano e non solo.  Al suo nome, e sotto quindi la sua gestione, sono legati i locali di maggior successo: da Chamade al bar Roney per arrivare a Charme. Di recente aveva chiuso Charme a causa della pandemia ed era ripartito con il ristorante Ippolito in via Mariano Stabile bassa. Era il ristoratore meglio frequentato dalla classe dirigente palermitana, di recente nel suo locale è stato ospite l’ex presidente del senato Renato Schifani, oggi candidato alla presidenza della Regione Siciliana.

Piatti speciali e di alta qualità

Non si può pensare alla ristorazione a Palermo degli ultimi decenni senza fare riferimento ai tanti locali creati da Ippolito, di grande “charme” esattamente come il nome di uno dei suoi locali di successo. Non erano solo i piatti speciali, fantasiosi, al top e di alta qualità, creati da Ippolito a catalizzare la clientela, o la cantina di importante selezione di vini, ma quel mix di atmosfera elegante, di cura del dettaglio, di alto design, di gusto ineguagliabile, di accoglienza speciale e bon ton direttamente da Ippolito che sapeva ricevere ogni singolo cliente da perfetto “padrone di casa”, signorile, raffinato, un puro “esteta”.

Il ricordo di Confcommercio

A ricordare il profilo di Ferreri è Patrizia Di Dio, la presidente di Confcommercio Palermo: “Il suo è il profilo di un uomo che ha fatto di una passione per la buona cucina la sua professione – scrive sui social -. Curava personalmente e con attenzione ogni cliente e ogni piatto. Non si può raccontare Palermo dagli anni ’80 in poi senza ricordare le colazioni e le cene da Chamade, Chamade mare, il bar Roney, Charme… I suoi locali sono stati punto di ritrovo non solo per trascorrere una piacevole serata ma per incontrarsi. Ippolito rimarrà per sempre icona della ristorazione di alto livello, con il suo tratto signorile ed elegante sarà ricordato come uno dei ristoratori che ha portato in alto il buon ‘gusto’ della  ristorazione Made in Italy”.

Il ricordo di Lagalla: “Lungimirante”

“Lungimirante imprenditore della ristorazione, Ippolito Ferreri lascia a tutti i palermitani il ricordo di un uomo appassionato, capace di proporre sempre, nei suoi numerosi ristoranti, innovazione e qualità del made in Italy. In questo momento di dolore, ai suoi familiari esprimo forte vicinanza” ha commentato il sindaco Roberto Lagalla.

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