- L’ordinanza del sindaco che chiude il tratto dove è stato trovato l’ordigno bellico
- La bomba è adagiata su un fondale a circa 4 metri di profondità a 25 metri dalla battigia
- L’intervento di rimozione sarà seguito del Genio Militare supportati dai sommozzatori del nucleo di Augusta
Bagni vietati nella spiaggia del Kefara a Santa Flavia, in provincia di Palermo. Il sindaco ha emesso un’ordinanza che segue una nota della prefettura di Palermo che ha segnalato la presenza di un presunto ordigno bellico. La bomba si trova adagiata su un fondale a circa 4 metri di profondità a circa 25 metri dalla battigia.
L’ordinanza
A darne notizia è stato lo stesso primo cittadino, Salvatore Sanfilippo, che ha firmato l’ordinanza con cui ha disposto la chiusura del tratto di costa, lo sgombero dei bagnanti e il “divieto di permanenza negli immobili antistanti la spiaggia del Kafara e adiacenti l’ex hotel Kafara”.
Provvedimento valido fino a disinnesco dell’ordigno
Scrive, inoltre, il sindaco di Santa Flavia: “Pur considerando il periodo estivo e la voglia di tutti di volerci divertire liberamente ho ritenuto dover assumere provvedimenti a tutela dell’incolumità pubblica e privata, nelle more che il Genio militare provveda al disinnesco dell’ordigno”.
L’intervento sarà eseguito dal personale del Genio militare con il supporto dei sommozzatori del nucleo di Augusta. Fino a quando l’ordigno rimarrà in questa zona di pericolo, dunque, il tratto di spiaggia interessato sarà ovviamente interdetto a tutti.
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