Meglio tardi che mai: dopo oltre due anni di emergenza, si torna a seppellire nei campi d’inumazione del cimitero dei Rotoli, a Palermo. L’Amministrazione Comunale ha infatti annunciato il completamento dei primi lavori su una delle aree del camposanto di lungomare Cristoforo Colombo dedicata appunto alle sepolture a terra.

Milleduecento bare a deposito

Interventi resi possibili dallo sblocco dell’impasse regnante sull’utilizzo dei bobcat necessario agli scavi e che permetterà di sbloccare alcune decine di posti. Momento nel quale si sta procedendo all’installazione dei primi loculi ipogei. Ma l’emergenza è tutt’altro che finita: ci sono più di 1200 bare a deposito in attesa di una degna sepoltura.

“È un segnale molto importante che si sta dando a tutta la cittadinanza – ha dichiarato il sindaco Roberto Lagalla -. Negli ultimi anni siamo stati costretti a vedere aumentare il numero delle bare in deposito. Da oggi contiamo di vedere ogni giorno questo numero diminuire costantemente. Dal giorno in cui questa giunta comunale ha deliberato l’accordo quadro per i lavori di manutenzione al cimitero dei Rotoli le opere non si sono mai fermate e ringrazio anche l’assessore ai Servizi cimiteriali Salvatore Orlando che non ha mai smesso di monitorare e stimolare un rapido andamento dei lavori. Gli ostacoli che abbiamo trovato nel nostro percorso sono tanti e continuano a esserci, ma questa amministrazione dimostra di proseguire a contrastare caparbiamente l’emergenza sepolture e il fatto che da oggi si torni a seppellire ne è la riprova”.

Gli interventi sui campi d’inumazione

Dopo anni di stasi, sono ripresi i lavori su uno dei principali elementi di criticità dell’emergenza cimiteriale. Oltre il 60% delle bare attualmente a deposito al camposanto dei Rotoli attendono, anche da oltre un anno, un posto nei campi d’inumazione. Un fermo dovuto in parte al mancato funzionamento del bobcat necessario alle operazioni di estumulazione. Un macchinario tornato finalmente in funzione, come aveva preannunciato il dirigente della Reset Nicola Presti il 4 settembre scorso. ”

Abbiamo fatto un contratto di comodato d’uso con il Comune, al fine di potere utilizzare il mezzo. L’autista sarà un dipendente di Reset ed entrerà in servizio lunedì 5 settembre”. Lavori che interesseranno a breve anche la parte alta del cimitero, completamente immersa fra le erbacce. Ciò a causa del mancato collaudo delle rete anti-caduta massi posta al confine con la riserva naturale di Monte Pellegrino. Documento la cui emissione dovrebbe essere ormai imminente.