Chiude nuovamente il cimitero dei Rotoli, a Palermo. Dopo il sopralluogo condotto nella giornata di venerdì dai tecnici di Ville e Giardini, l’Amministrazione Comunale ha optato per una soluzione conservativa, in attesa di mettere in sicurezza gli alberi danneggiati dalle forti folate di vento delle scorse settimane. Un provvedimento che doveva partire già da questa mattina, ma che ha provocato forti reazioni soprattutto dal mondo degli addetti ai lavori. In particolare all’interno del gruppo dei fiorai, che hanno protestato davanti ai cancelli della struttura. Dopodiche è arrivato il parziale dietrofront: apertura della struttura fino a lunedì, poi da martedì inizierà il censimento degli alberi.

Protesta dei fiorai davanti ai cancelli

Protesta fiorai al cimitero dei Rotoli, Palermo

Una chiusura resa necessaria dallo stato degli arbusti del camposanto palermitano, danneggiati dall’ondata di maltempo del fine marzo scorso. Cinque gli alberi sradicati, tanti quelli lesionati o a rischio crollo. Fatto per il quale i dipendenti del cimitero, nelle scorse settimane, hanno piazzato dei cartelli per avvertire l’utenza in entrata del pericolo.

Dopo il sopralluogo di ieri però, è arrivata la decisione del Comune di chiudere il camposanto. Provvedimento parzialmente rivisto dopo il confronto tenutosi fra una rappresentanza dei fiorai di lungomare Cristoforo Colombo e il direttore della struttura Leonardo Cristoforo. “In venti giorni non è stato fatto nulla”, hanno rimproverato i lavoratori delle botteghe. Uno stop agli ingressi che rischiava di danneggiare le attività commerciali, le quali avevano fatto rifornimento per potere lavorare nel weekend. Bisogni, quello dei lavoratori e della pubblica sicurezza, mediati dal bel tempo previsto per i prossimi giorni.

Dopo una verifica infatti, gli uffici hanno disposto un provvedimento di modifica che riapre il camposanto fino a lunedì. Da martedì chiuderanno invece i cancelli. Ciò per potere eseguire le operazioni di censimento degli alberi.

Zacco: “Operatori Ville e Giardini non presenti al cimitero”

A sollevare il caso il consigliere comunale Ottavio Zacco. Il presidente della VI Commissione passa all’attacco denunciando, a suo parere, l’inerzia degli uffici comunali. “È già abbastanza vergognosa la situazione dei cimiteri a Palermo – spiega Zacco -. Villa e Giardini non sta facendo nulla e non è presente al cimitero. Sarebbe stato più opportuno fare un censimento degli alberi pericolosi, così da evitare la totale chiusura della struttura. Quest’ultima è una scelta irresponsabile. Chiedo l’immediato intervento del Sindaco per l’immediata riapertura”. Lo stesso Zacco però tende a ringranziare il direttore Leonardo Cristoforo “per la sua sensibilità nei confronti delle rimostranze dei lavoratori”.

Gelarda: “Problema più grave del previsto, si rischia di interdire intere aree”

Critico il capogruppo della Lega Igor Gelarda, che parla della protesta dei fiorai e dei parenti dei defunti rimasti fuori dal camposanto. “Ieri pomeriggio è stata diramata una nota dal Comune che annunciava, in via precauzionale, la chiusura del cimitero dei Rotoli al pubblico da oggi addirittura fino a martedì 26. Il motivo è il pericolo crollo alberi e il concomitante forte vento. Tensioni pertanto questa mattina con la polizia che è dovuta intervenire per calmare gli animi delle decine di parenti dei defunti che venuti a trovare i loro cari. Alla fine il comune ha fatto dietrofront e ha deciso di riaprire e di chiudere solo il 26”.

L’esponente del Carroccio però avverte sull’emergenza alberi del camposanto palermitano, che rischia di essere decisamente critica. “La situazione sembra però essere ancora più grave di ciò che fa trasparire il Comune. A seguito di alcune verifiche tecniche fatte nei giorni scorsi dall’ufficio ville e giardini, sembra che gli alberi a rischio di schianto siano parecchie decine, per problemi legati all’apparato Radicale degli alberi. Oggi, domani e dopodomani non è previsto nessun intervento tecnico da parte del comune. Tecnici che torneranno ai Rotoli solo martedì. Ma non si esclude, data la delicatezza e la pericolosità della situazione, che la chiusura, dal 26 in poi, potrà protrarsi per altri giorni. Oppure che si sarà costretti ad interdire intere parti cimitero, anche consistenti per tempi che potrebbe essere anche lunghissimi”.

Articoli correlati