Le bare a deposito al cimitero dei Rotoli sono 1080, qualunque altro dato è destituito di ogni fondamento”. A dichiararlo è l’assessore ai Servizi Cimiteriali Salvatore Orlando, intervenuto questa mattina durante la conferenza stampa sui primi sei mesi di attività dell’Amministrazione Lagalla. L’esponente di Italia Viva ha esposto lo stato dell’arte dei depositi del camposanto di lungomare Cristoforo Colombo. Novità anche sul fronte delle parte alta della struttura. Secondo quanto riferisce l’esponente di Giunta, a partire dalla prossima settimana dovrebbero iniziare le attività di diserbo sui campi d’inumazione.

La smentita dell’assessore Orlando

Il riferimento dell’assessore Salvatore Orlando è ai numeri forniti ieri dal capogruppo del M5S Antonino Randazzo, che ha pubblicato sui propri canali social i dati forniti dall’ormai ex direttore del cimitero dei Rotoli Leonardo Cristoforo, sostituito nel ruolo proprio in questi giorni da Sergio Marinaro. Commento nel quale l’esponente pentastellato ha parlato di 1320 salme a deposito in attesa di degna sepoltura. Dato smentito dall’esponente di Italia Viva, che ha certificato ben altri numeri. “Il dato ufficiale fornito dal responsabile della Reset e dal nuovo direttore del cimitero parla di 1080 salme in attesa di degna sepoltura. Di queste, 396 in attesa di tumulazione, il resto per inumazione. Tutto quello che gira e che non porta la firma degli uffici comunali non dovrebbe essere preso in considerazione”.

Lagalla: “Commissariamento aiuterà a risolvere emergenze”

Sulla questione cimiteriale è intervenuto anche il sindaco di Palermo Roberto Lagalla. Il primo cittadino, riconoscendo i limiti dei processi ordinari, ha parlato dei futuri sviluppi garantiti dal commissariamento approvato a Roma in sede di legge finanziaria.  “Contiamo ancora 1080 bare insepolte. Sono tante, ma abbiamo assicurato la sepoltura degli arrivi che ci sono stati nel corso di questi mesi, riducendo il numero iniziale di feretri a deposito. Ci siamo resi conto della inevitabile lentezza dei processi con le regole ordinarie. Ed è il motivo per cui il Governo hanno ritenuto di accogliere la nostra proposta di commissariamento che durerà fino al 31 dicembre 2023. Periodo nel quale intendiamo operare per assicurare la sepoltura delle bare a deposito. Per rimettere il cimitero dei Rotoli in condizioni di migliore agibilità e per implementare gli spazi cimiteriali delle pertinenze comunali”.

Cosa prevede il commissariamento

Commissariamento introdotto tramite un emendamento alla legge finanziaria, voluto da relatore dal ministro Nello Musumeci e  sostenuto alla Camera dai deputati Giuseppe Pella (Forza Italia); Silvana Comaroli (Lega) e Paolo Trancassini (Fratelli d’Italia). Un piemontese, una lombarda e un romano DOC. Un atto che si sofferma sull’emergenza cimiteriale, fra il sesto e il decimo punto, ponendosi come possibile postilla all’attuale testo dell’articolo 146 della legge finanziaria. “Al fine di garantire la tutela della salute pubblica e della pietà dei defunti..il sindaco di Palermo è nominato a titolo gratuito, fino al 31 dicembre 2023, commissario di Governo per il coordinamento e l’esecuzione degli interventi urgenti”.

Figura, quella del commissario, che secondo quanto previsto dal testo dell’emendamento potrà “definire misure semplificate per la celere conclusione delle procedure autorizzative e per la tempestiva realizzazione degli interventi funzionali al consolidamento, alla messa in sicurezza e all’ampliamento degli attuali insediamenti cimiteriali; acquisire, anche temporaneamente, strutture ed apparecchiature mobili. Quest’ultime finalizzate alla gestione dei servizi cimiteriali, con particolare riferimento alle funzioni crematori e di conservazione provvisoria dei cadaveri; promuovere ulteriori accordi tra la città di Palermo e i comuni della Città Metropolitana per assicurare ulteriori posti”.

L’apertura alla nomina di esterni

Ulteriore elemento di novità è quello della possibilità di ricorrere a tecnici esterni. Cinque, per la precisione e con un tetto massimo di spesa di 200.000 euro per l’annualità 2023. “Il Commissario di Governo, per l’espletamento delle attività, è autorizzato a conferire incarichi individuali; a stipulare contratti di lavoro a tempo determinato e a ricorrere ad altre forme di lavoro flessibile. Ciò in favore di sogetti di comprovata esperienza e professionalità connessa alla natur delle attività, nel limite massimo di cinque unità ed entro il limite di spesa complessivo di 200.000 euro per l’anno 2023”.

Attività da finanziare con un fondo di spesa da due milioni di euro, così come chiesto dal primo cittadino qualche giorno fa. Capitolo di spesa sul quale “è autorizzata l’apertura di un’apposita contabilità speciale intestata al Commissario di Governo. Su tale contabilità possono riversate eventuali ulteriori risorse, finalizzate allo scopo e rese disponibili dal Comune, dalla Città Metropolitana e dalla Regione”.

 

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