Dopo l’annuncio di Gianfranco Micciché relativo alla rottura con Nello Musumeci ed il proseguo del dialogo Angelino Alfano, arriva i commenti dai rappresentanti del centrodestra siciliani.

In una nota il leader di Cantiere popolare, Saverio Romano, sostiene che “è apprezzabile il lavoro svolto ad oggi da Gianfranco Micciche’, leader di Forza Italia che, insieme a noi, ha chiaro l’obiettivo programmatico ed ha anche cercato con determinazione di rafforzare l’asse del Ppe in Sicilia”.

L’ex ministro va oltre entrando nel merito della scelta adottata dal commissario di Fi: “Trovo condivisibile la posizione assunta nei confronti del partito di Alfano – dice – sono della stessa famiglia politica del Ppe e vanno coinvolti, rispettandoli e dando loro la possibilità di esprimere pienamente la loro politica dentro la coalizione nella formazione del programma cosi come nella scelta di chi dovrà assumerne la guida”.

Di tutt’altro tenore il commento di Alessandro Pagano della Lega-Noi con Salvini, che si scaglia contro il commissario di Forza Italia: “È chiaro – dice –  che se Miccichè farà fallire l’accordo sarà per la seconda volta responsabile della sconfitta dl centrodestra unito in Sicilia. E dopo Crocetta regalerà la regione ai 5 Stelle. Così come è altrettanto chiaro che il richiamo al Ppe ha un solo significato, aprire all’inciucio con il Pd dopo il voto delle prossime politiche”.

Pagano conclude sostenendo che “l’ennesimo appello del movimento di Musumeci vada accolto. Nel frattempo rimaniamo in attesa che Miccichè rinsavisca. Se non altro perché Alfano si è già buttato tra le braccia del Pd”.

La senatrice di Alternativa popolare Simona Vicari sostiene che “i veti posti da Giorgia Meloni e Musumeci sono inaccettabili e rischiano di consegnare la Sicilia al Movimento Cinque Stelle”.

La Meloni – prosegue Vicari – vuole per caso fare il bis dopo aver consentito a Roma alla Raggi di arrivare comodamente alla vittoria? In politica è il dialogo ed il confronto che paga e non la rigidità. Per questo risultano ancora più significative ed importanti le parole di Micciché, che oggi ha confermato la volontà di continuare con Ap lungo un percorso che possa portare a realizzare una coalizione in grado di sconfiggere l’antipolitica ed il populismo. Aperture che vanno senza dubbio raccolte e opportunamente valorizzate”.

L’europarlamentare Lorenzo Cesa (Udc) afferma.”Sono sorpreso dalla dichiarazione di Micciché e faccio un appello affinché si arrivi a ricercare le ragioni per tenere unito tutto il centrodestra. Per quanto riguarda l’Udc faremo ogni sforzo per raggiungere questo obiettivo unico viatico per la vittoria della Regione”.

Il coordinatore regionale di Alternativa popolare, Giuseppe Castiglione, in riferimento a quanto dichiarato da Gianfranco Miccichè ha detto che “l’intuizione di creare un Ppe italiano è corretta e coraggiosa. Ovviamente è una proposta che deve essere approfondita per verificarne la praticabilità concreta. Speriamo che anche il presidente Berlusconi sposi questa tesi”.

“Certamente, invece – conclude – per Musumeci sono maggiori i danni, che i vantaggi, a seguito delle costanti incursioni siciliane e della irrefrenabile frequenza di dichiarazioni della Meloni”.

“Cinque anni fa le divisioni del centrodestra hanno consegnato la Sicilia alla sinistra di Crocetta. Chi allora impedì la vittoria del centrodestra ha sulle proprie spalle la gravissima responsabilità di un Governo che ha devastato la Sicilia. Oggi le stesse persone rischiano di avere una responsabilità ancora più grave: consegnare il Governo della Regione ai 5 Stelle. La Sicilia non sopporterebbe altri cinque anni drammatici di incompetenza e mal governo. Spero che il Presidente Silvio Berlusconi ponga la sua parola per mettere fine a queste divisioni”, dichiara Stefano Parisi, leader di Energie per l’Italia, fra i primi a sostegno di Musumeci.

Interviene anche Fabio Granata che è uno dei fondatori di Diventerà Bellissima: “Nello Musumeci non poteva essere ‘accettato’ come presidente poiché uomo non condizionabile né tantomeno ricattabile. Adesso che la solita pantomima di Miccichè è crollata, andiamo avanti con Nello Musumeci e con tutte le donne e gli uomini che vogliono veramente rigenerare la Sicilia e non essere strumentalizzati per rigenerare un vecchio centrodestra di cui nessuno sente nostalgia”.