Domani al via i saldi estivi in Sicilia, il 2 luglio invece scatteranno in tutte le altre Regioni ad eccezione della Provincia autonoma di Bolzano (15 luglio). Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media 202 euro – pari a 88 euro pro capite – per un valore complessivo di 3,1 miliardi di euro. Anche sull’isola saranno all’insegna dell’incertezza, e sugli acquisti dei siciliani peseranno caro-bollette ed emergenza prezzi come afferma il Codacons.
Le previsioni del Codacons
Secondo le stime dell’associazione dei Consumatori, le vendite durante il periodo di sconti rimarranno al di sotto dei valori pre-Covid, con una spesa media a famiglia che si attesterà attorno ai 140 euro – spiega il Codacons – Cresce il numero di cittadini intenzionati ad approfittare dei saldi (circa il 50% dei siciliani) ma la situazione economica caratterizzata dai forti rincari dell’energia, inflazione alle stelle e carburanti in continua salita influirà sulle scelte dei consumatori, portandoli ad una maggiore prudenza negli acquisti e a contenere il budget da dedicare ai saldi. Tuttavia – analizza il Codacons – il ritorno dei turisti stranieri nelle città siciliane darà un aiuto non indifferente al commercio; le percentuali di sconto applicate dai commercianti, inoltre, saranno da subito altissime, così da attirare clienti nei negozi. Le vendite, tuttavia, rimarranno al di sotto dei valori pre-Covid e non saranno sufficienti a recuperare il gap con il passato.
La stagione prende il via
La stagione estiva dei saldi, che in Sicilia prenderanno il via venerdì 1 luglio, registreranno buoni esiti, certamente migliori rispetto alle vendite del 2020 e del 2021. A formulare la previsione è la Confederazione Italiana Esercenti Commercianti Sicilia, guidata dal presidente regionale Salvatore Bivona. “Ogni famiglia – annuncia Salvatore Bivona – spenderà, in media, cento euro in più rispetto all’anno scorso: ovvero, complessivamente, circa duecento euro. Il tutto malgrado l’inflazione, i rincari energetici, il Covid19 che incombe ancora una volta e lo spettro della guerra: fattori certamente da non sottovalutare, ma che non impediranno al commercio di risollevarsi, seppure parzialmente, dopo due anni di fermo”.
Un contributo dalla presenza turistica
Secondo il presidente regionale, tuttavia, una buona mano d’aiuto giungerà anche dai turisti – sia italiani che stranieri – in giro per le città siciliane, Palermo in testa. Dove, in particolare, si assiste – soprattutto nei negozi del centro storico – a nuove modalità di diversificazione dell’offerta merceologica, una scelta precisa da parte degli esercenti per vendere di più e soddisfare al meglio le esigenze dei consumatori. “In via Maqueda – spiega Salvatore Bivona, che ricopre anche il ruolo di presidente della Cidec di Palermo – dove le aspettative legate ai saldi sono più elevate per via dei flussi di visitatori, non sono pochi i commercianti che hanno scelto di proporre, congiuntamente agli articoli di abbigliamento, anche oggetti e souvenir tradizionalmente legati ai turisti”.
La Regione programma le date 2022 e 2023
Ad inizio maggio sono state programmate le date di saldi e vendite promozionali in Sicilia per il biennio 2022-23. L’assessore regionale alle Attività produttive, Mimmo Turano, ha firmato il decreto che programma saldi e vendite promozionali nei prossimi due anni. Secondo il decreto, i saldi invernali potranno essere effettuati dal 2 gennaio al 15 marzo, mentre quelli estivi sono in calendario dall’1 luglio al 15 settembre. Indicati anche i periodi per le vendite promozionali: dal 16 marzo al 30 giugno e dal 16 settembre al 31 dicembre. “Dopo il periodo acuto della pandemia che ha stravolto il calendario dell’ultimo biennio – spiega l’assessore regionale alle Attività produttive – si torna alla programmazione che, oltre che essere prevista dalla legge, è uno strumento fondamentale che permette a commercianti e consumatori di potersi organizzare con congruo anticipo”.
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