“Con l’inizio dei saldi in Sicilia a partire da lunedì 2 gennaio, speriamo di dare una ulteriore scossa ai consumi nell’isola che, per fortuna, nei giorni precedenti il Natale, hanno fatto registrare un incremento più deciso rispetto a quello degli altri anni, su un +5,6% (dati del nostro ufficio studi) che lasciano preludere al meglio in vista dell’inizio del 2023, soprattutto nelle grandi città siciliane”. Lo dice il presidente regionale di Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti.

Puntare su rigenerazione e valorizzazione dei centri storici

“Registriamo, tra l’altro, il fatto – continua Manenti – che si continua ad apprezzare lo shopping nei centri storici e, più in generale, in città. E questo è un aspetto che occorre sempre più valorizzare per reggere il confronto con le grandi superfici di vendita poste in periferia ma, soprattutto, per avviare quel percorso di rigenerazione e valorizzazione su cui occorre soprattutto puntare in chiave futura”.

Arrivano segnali di crescita

Manenti osserva ancora: “Nell’ultimo mese, in Sicilia, abbiamo registrato una crescita dei servizi di mercato (+ 5,8%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre nel commercio al dettaglio l’aumento è stato lieve (+ 2,2%) anche se, comunque, di incremento si tratta. Nei servizi di mercato tutte le variabili sono risultate in miglioramento mentre nel commercio al dettaglio sono cresciuti i giudizi favorevoli dei consumatori sulle vendite e sulle scorte di magazzino. La fiducia che arriva dalle famiglie e dagli imprenditori è, dunque, in crescita per il secondo mese consecutivo. È un segnale interessante per le prospettive della nostra economia regionale alla fine di un anno straordinariamente complicato”.

Lo scenario futuro non è rassicurante ma si spera che le cose vadano meglio

“Lo scenario futuro, nel complesso, come ci conferma l’ufficio studi di Confcommercio, non è certo rassicurante – conclude – l’inflazione dovrebbe essere ancora vivace e crescente, né sono scongiurati i deleteri di una nuova possibile fiammata dei prezzi delle materie prime energetiche. Ma la voglia di tornare alla normalità nei consumi e la buona salute delle aspettative lasciano ben sperare anche per i prossimi difficili mesi”.

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