Salta la lista dei candidati del PD della IV Circoscrizione di Palermo. Antonella Maniaci, la candidata alla presidenza scelta da Franco Miceli, si ritroverà quindi a correre con solo tre liste a suo sostegno e non più quattro. L’esclusione decisa dagli uffici comunali deriva dal mancato rispetto della normativa relativa alle quote rose.
I dissidi fra direzione regionale e provinciale del PD
Polemiche, quelle relative alle liste Dem, che sono iniziate nella giornata di sabato 14 maggio, quando i Dem si sono dati appuntamento al porticciolo di Sant’Erasmo per annunciare i candidati al Consiglio Comunale. In quell’occasione infatti, il segretario provinciale Rosario Filoramo non lesse i nomi di alcuni candidati di stampo “orlandiano”. Fatto che provocò le ire del vicesindaco Fabio Giambrone, che abbandonò la manifestazione ancora prima della foto di gruppo. Poi le polemiche lanciate a distanza dal direttore della segreteria regionale Antonio Ferrante, in forte dissenso con l’operato del fronte provinciale, in particolare di quello del capogruppo del PD Rosario Arcoleo. Dissidi che hanno investito perfino il mondo delle liste di circoscrizione. E che hanno spinto una candidata, proprio vicina all’ala di Rosario Arcoleo, a ritirarsi dalla competizione proprio dalle liste della IV Circoscrizione. Risultato: mancanza della quota minima del 30% di candidate donne e conseguente esclusione della lista.
L’attacco di Antonio Ferrante a Rosario Arcoleo
Una decisione che ha lasciato perplesso lo stesso Antonio Ferrante e sulla quale il direttore della segreteria regionale individua un solo colpevole, ovvero Rosario Arcoleo. “Quanto avvenuto, ad opera del capogruppo PD al Comune di Palermo, relativamente alla presentazione della lista del partito in IV Circoscrizione ci lascia basiti ed increduli“. L’esponente della direzione regionale annuncia che il caso non si chiuderà qui. “Abbiamo già attivato i nostri legali per, eventualmente, difendere la lista e fare in modo che il nostro simbolo sia presente anche in quel territorio. Contestualmente si provvederà ad informare gli organismi di garanzia del Pd, regionali e nazionali, per i provvedimenti del caso”.
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