Mezzojuso rimarrà ancora senza sindico. Saltano, infatti, le elezioni nel, Comune del Palermitano sciolto per infiltrazione mafiose. Secondo la legge si sarebbe dovuto andare alle urne il 24 ottobre, ma la commissione elettorale provinciale ha escluso l’unica lista che si era presentata.

La lista non avrebbe avuto il numero dei consiglieri necessari per partecipare alle elezioni. In lista ci dovevano essere nove consiglieri ed invece ce n’erano solo sette.

Adesso fino a dicembre potrebbero restare in carica i commissari prefettizi, dopo dovrebbe arrivare un commissario nominato dalla Regione.

Si voterà il 10 e 11 ottobre in 42 Comuni dell’isola

Così come deciso dal governo Musumeci si voterà domenica 10 e lunedì 11 ottobre in 42 Comuni della Sicilia. Per gli eventuali ballottaggi si tornerà alla urne domenica 24 e lunedì 25 ottobre. I seggi saranno aperti dalle 7 alle 22 la domenica e dalle 7 alle 14 il lunedì, in entrambi i turni di voto.

I cittadini chiamati al voto

Sono chiamati al voto complessivamente 568.357 cittadini. Sono 29 i Comuni che eleggono gli organi di rappresentanza con il sistema maggioritario, 13 quelli in cui si vota col sistema proporzionale.

I Comuni nei quali si voterà suddivisi per provincia

Agrigento: Canicattì, Favara, Montallegro, Montevago, Porto Empedocle, San Biagio Platani (sciolto per mafia).
Caltanissetta: San Cataldo (sciolto per mafia), Vallelunga Pratameno.
Catania: Adrano, Caltagirone, Giarre, Grammichele, Ramacca.
Enna: Calascibetta.
Messina: Antillo, Capo d’Orlando, Caronia, Falcone, Ficarra, Floresta, Galati Mamertino, Gioiosa Marea, Mistretta (sciolto per mafia), Patti, Rodì Milici, San Marco D’Alunzio, Sant’Angelo di Brolo, Terme Vigliatore, Torregrotta.
Palermo: Alia, Montelepre, San Cipirello (sciolto per mafia), Terrasini.
Ragusa: Vittoria (sciolto per mafia).
Siracusa: Ferla, Lentini, Noto, Pachino (sciolto per mafia), Rosolini, Sortino.
Trapani: Alcamo, Calatafimi-Segesta.

Lo slittamento del voto dalla primavera all’autunno a causa del Covid19

Le elezioni amministrative nei 42 Comuni siciliani avrebbero dovuto svolgersi in primavera, ma il voto è slittato all’autunno a causa del permanere del contagio da Covid19 nell’isola. Lo slittamento ha riguardato anche i Comuni sciolti per mafia.