Ai lavoratori di Seus verrà riconosciuto il giusto compenso per le prestazioni svolte in straordinario. E’ il risultato raggiunto al termine dell’incontro, avvenuto nella sede dell’Assessorato regionale alla Salute, tra i rappresentati dei sindacati e Seus S.c.p.A.

In particolare le sigle sindacali firmatarie del contratto (tutte ad eccezione della UIL) hanno ritenuto equa e vantaggiosa, la proposta della società che ha previsto di corrispondere ai lavoratori (con decorrenza 1 gennaio 2018 e fino alla data odierna e per i rapporti futuri) il compenso orario previsto dall’art. 20 del CCNL di riferimento.

Inoltre l’intesa prevede il riconoscimento “a saldo e stralcio” di quasi la totalità delle somme spettanti ai dipendenti (fin dall’anno 2009) a titolo di lavoro straordinario.

L’accordo, dunque, spacca il fronte sindacale e non è un caso se questo avviene in un momento delicato. In prospettiva, infatti, c’è  la riorganizzazione del settore dell’emergenza e urgenza sanitaria in Sicilia con la nascita e la messa in funzione della nuova azienda pubblica Areus

L’accordo, atteso da tempo e ritenuto ‘storico’ dagli stessi rappresentanti sindacali, è stato possibile grazie all’intervento promosso dall’assessore alla Salute, Ruggero Razza, che ha dato l’impulso per la destinazione, da parte di SEUS, di oltre 6milioni di euro per sanare la situazione di grave indebitamento venutasi a creare durante le gestioni precedenti e per regolamentare in via definitiva il compenso orario.

Va ricordato, infatti, che fin dal 2009 i lavoratori della Seus hanno sempre effettuato ore di straordinario che non sono state poi oggetto di emolumento. La misura adottata, oltre a sanare il pregresso, consente di garantire nel future le condizioni il pagamento degli straordinari nei tempi previsti.

“Sono convinto che questo accordo – spiega l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza – possa segnare l’avvio di un “nuovo corso” nei rapporti tra il Cda di Seus e le organizzazioni sindacali. Un’intesa che deve coincidere da subito con lo sviluppo, altamente concorrenziale, dei servizi offerti dalla società mediante nuove ambulanze, nuove divise, nuovi servizi di supporto e con l’attenzione alla qualità ed alle esigenze dei lavoratori ai quali chiediamo di operare con rigore e professionalità”.

Ma non ci sta la Uil che accompagna con una nota di chiarimento la sua scelta di spaccare il fronte sindacale “Non esistono le condizioni per sottoscrivere l’accordo proposto dalla Seus in merito alla banca ore sul credito/debito orario. Le spettanze dei lavoratori sono state, infatti, quantificate con precisione, senza che ci siano dubbi sulla loro entità. Si tratta, quindi, di diritti acquisiti e non si capisce perché debbano essere decurtati con un atto conciliativo che appare obbiettivamente vessatorio” dicono Claudio Barone ed Enzo Tango segretari generali della Uil Sicilia e Uil Fpl Sicilia che aggiungono: “Siamo contrari all’idea di giustificare anni di mala gestione ed accettare soluzioni tampone che nulla risolvono e certamente rischiano di riproporsi per il futuro. L’Azienda deve sapere che se chiede più ore di lavoro ai dipendenti, deve farsene realmente carico. La Uil e la Uil Fpl – concludono Barone e Tango – non si limiteranno a non sottoscrivere l’accordo ma daranno seguito ad azioni sindacali e giudiziarie contro questa inaccettabile forzatura. L’efficienza del servizio emergenza-urgenza è fondamentale non solo per i suoi dipendenti ma soprattutto per i cittadini che per anni hanno subire le conseguenze di un caos organizzativo. A pagare tutto questo non possono essere i lavoratori, un’inversione di tendenza è necessaria”.

Un no che contrasta con la soddisfazione che era stata espressa in mattinata dalla Cisl Funzione Pubblica che aveva annunciato con una certa enfasi la chiusura dell’accordo “Un accordo importante e necessario – dice Paolo Montera, segretario generale della Cisl Fp Sicilia – che permette di riconoscere finalmente ai lavoratori quanto gli è dovuto. In questi mesi di transizione, ma anche nei periodi precedenti, hanno lavorato indefessamente, nonostante le difficoltà, consapevoli di avere sulle proprie spalle la responsabilità della salute dei cittadini siciliani”.

Per le conciliazioni con i lavoratori, la Regione ha messo sul tavolo 4,5 milioni di euro. “Mettere ordine nelle vertenze di Seus, prima della concreta messa in funzione di Areus era una tappa a cui non potevamo rinunciare. Siamo convinti che il percorso che la Regione sta portando avanti nel settore dell’emergenza e urgenza sanitaria può dare ottimi risultati, con ricadute positive anche sulla qualità dei servizi finali al cittadino. È un primato importante, per esempio, anche quello dell’attivazione del numero di emergenza 112 da adesso in tutta la Sicilia, prima che in altre regioni del Sud Italia”, prosegue Montera.

“La collaborazione dei sindacati – conclude il segretario generale della Cisl Fp Sicilia – è imprescindibile in transizioni così delicate perché è necessario tutelare i diritti dei lavoratori, su cui spesso ricadono le conseguenze di scelte in cui non sono direttamente coinvolti. Noi sindacati continueremo a vigilare affinché tutto si svolga senza gravare sulle loro spalle”.

Soddisfazione arriva anche dall’Ugl “Si è conclusa finalmente una vicenda paradossale che da troppo tempo vedeva contrapposti la Seus ed i suoi impiegati. Abbiamo cercato di ottenere il massimo possibile e ringraziamo il direttore generale Davide Croce, con i componenti del consiglio di amministrazione Pietro Marchetta e Gaetana Pontrelli, per averci ascoltato ed essere venuti incontro alle richieste dei sindacati per il riconoscimento dei diritti di entrambe le parti. Una concertazione abbastanza soddisfacente, che ha prodotto l’impegno da parte dell’azienda di riconoscere somme pari all’80% del registrato sulle ore in più lavorate fino al 2017, con una maggiorazione fissa del 20%, per un impegno di spesa pari a 4,5 milioni di euro, mentre l’intera somma sarà versata per il 2018 quale riconoscimento banca ore previsto nel contratto collettivo nazionale di lavoro  – dice il segretario regionale della federazione Ugl sanità, Carmelo Urzi – “.

“In questo caso i lavoratori a credito, entro tre mesi, potranno scegliere se ricevere gli emolumenti dovuti o riposi compensativi. Per coloro che, invece, sono debitori nei confronti della società è previsto un piano di recupero ore che va da 1 anno per chi deve all’azienda 100 ore a 5 anni per chi è in debito di 500 ore, nonchè ad un’intesa individuale per coloro che hanno superato le 500 ore. Al termine dell’incontro si è anche parlato dell’organizzazione del lavoro e dei lavoratori non idonei allo svolgimento dei servizi, con la direzione che ha confermato la volontà di avviare tavoli tecnici di lavoro. Adesso ci auguriamo che l’impostazione volta al confronto, avviata dal management della Seus – conclude il segretario – possa proseguire nel prossimo futuro nell’interesse della tutela delle prerogative dei dipendenti e dell’efficienza dei servizi erogati all’utenza dal 118”

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