Una trentina di salvadanai di vetro pieni di euro. La Confcommercio Palermo consegna ai tre Hospice cittadini il ricavato dell’iniziativa “Non più soli con il dolore”, promossa durante il periodo natalizio dall’associazione presieduta da Patrizia Di Dio insieme con gli Hospice dell’Azienda Ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello, dell’Arnas Civico e dell’Asp 6. La consegna è avvenuta nel corso di una breve cerimonia nella sede di Confcommercio Palermo.
Sono state la presidente di Confcommercio Palermo, Patrizia Di Dio, e Daniela Cocco, componente della giunta di Confcommercio Palermo, con delega alle attività sociali, alla presenza anche di Giovanni Imburgia, presidente Giovani Confcommercio, e di Fabio Gioia, componente di giunta, a consegnare i salvadanai a Antonino Giuffrè, presidente dell’Associazione Bone Hope onlus, che sostiene l’Hospice dell’Azienda Villa Sofia-Cervello, e ai direttori dei tre Hospice, Lidia Nicastro (Asp 6), Francesco Muscarella (Arnas Civico), Giuseppe Peralta (Villa Sofia-Cervello).
“Al di là della somma raccolta grazie ai nostri associati – hanno detto Patrizia Di Dio e Daniela Cocco – riteniamo che questa iniziativa sia servita a tutti per promuovere tra i palermitani il messaggio che esistono strutture sanitarie che sono indispensabili per lenire il dolore dei malati che soffrono e dei parenti che sono chiamati ad accudire i loro cari. Gli Hospice a Palermo funzionano e noi come Confcommercio Palermo siamo ben lieti di poterli sostenere, lo faremo ancora una volta nel prossivmo futuro anche con le nostre manifestazioni”.
La campagna prevedeva che per ogni acquisto effettuato negli esercizi commerciali di Palermo, aderenti a Confcommercio, era possibile donare un euro per supportare progetti e bisogni specifici dei tre Hospice. I rappresentanti degli Hospice hanno ringraziato Confcommercio per l’iniziativa, che oltre ad avere raccolto fondi, ha permesso ai cittadini, ma anche a diversi operatori della sanità, di conoscere la realtà delle cure palliative e degli Hospice e il loro impegno per assicurare ai malati terminali cure e condizioni di vita dignitose.
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