Circa 400 persone presenti ieri sera per la cena di gala all’Astoria Palace di Palermo con il leader della Lega Matteo Salvini che poi è andato a letto alle 4 del mattino. Seduti al tavolo centrale con l’ex vice premier il senatore Stefano Candiani e i 4 sindaci della Lega Matteo Francilia di Furci Siculo, Francesco Di Giorgi di Chiusa Sclafani, Anastasio Carrà di Motta Sant’Anastasia e quello di Palazzolo Acreide, Salvatore Gallo.

Antipasti con patatine, arancinette, pizzette e sfincionelli, il primo casarecce al caviale di melanzane con frappé di basilico e mandorle tostate, carrè di vitello al Florio e patate parmentier e per dolce cassata siciliana.

E alla fine arriva anche il ‘patto della salsiccia’ col sindaco di Palazzolo

Per l’ex Ministro più odiato e più amato allo stesso tempo, un uomo che divide certamente, è stato un bagno di folla tanto quanto di polemiche e proteste. A far da contraltare alle sardine in piazza e agli extracomunitari che manifestavano con toni aspri, c’erano migliaia di selfie quasi il leader della Lega fosse una star, certamente non trattato come un uomo politico.

Questa mattina Matteo Salvini è arrivato a Palazzo dei Normanni intorno alle 9 nonostante la notte quasi in bianco. Ad accoglierlo il presidente dell’Assemblea siciliana Gianfranco Miccichè, quello stesso Miccichè che a tratti è stato molto polemico con lui ma che ora sembra essersi riavvicinato alle posizioni politiche della formazione quantomeno quale alleata.

Il leader della Lega ha visitato la cappella Palatina, poi a seguire una colazione nella sala cinese con Miccichè, quindi la conferenza stampa con i deputati del neo gruppo parlamentare leghista.

Intanto arriva la risposta a tutte le polemiche lanciate ieri dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando. A parlare è il capogruppo leghista in Consiglio comunale Igor Gelarda “La Lega non ha votato contro i provvedimenti proposti dalla giunta per la copertura del mercato storico e per la realizzazione di alloggi popolari. Quel giorno in aula non era presente nessuno dei due consiglieri comunali della Lega’.

Ieri Orlando aveva polemizzato proprio sul presunto no espresso dalla Lega in Consiglio “Ma c’è di più, strettamente connesso alla realizzazione di uno stand coperto a Ballarò e delle case popolari – aggiunge Gelarda – la Lega insieme con altri consiglieri ha presentato un ordine del giorno in cui chiedeva al comune l’individuazione di un’area per la realizzazione di un parcheggio a Ballarò che lo rendesse più fruibile. Quindi l’affermazione del sindaco Orlando non corrisponde a verità”.

“Il sindaco sostiene – aggiunge – che io avrei definito Ballarò come ‘quartiere laboratorio per l’integrazione della criminalità omettendo pero’ il resto della frase che completava in maniera del tutto diversa il mio pensiero. A febbraio dell’anno scorso infatti a seguito di alcuni arresti di esponenti della mafia nigeriana a Ballarò, ebbi a dichiarare che ‘Ballarò è diventato un quartiere laboratorio per l’integrazione delle criminalità da ogni capo del mondo, dove ormai convivono mafia locale e mafia nigeriana’. Dove innanzitutto non parlavo di criminalità al
singolare ma al plurale, e soprattutto l’accusa non era agli abitanti di Ballarò ma alla criminalità organizzata locale e
straniera che purtroppo si e’ radicata in quella zona, nonostante la presenza di tanta gente per bene”.

“E se c’è qualcuno che fugge non è Salvini – conclude Gelarda- che a Ballarò ha evitato di andare per evitare di innescare inutili polemiche, ma un’amministrazione comunale del tutto assente di fronte ai bisogni dei cittadini’.

(Nella foto Salvini a cena accanto al sindaco leghista di Palazzolo)

(il video riassunto della giornata di ieri)

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