Matteo Salvini cancella la prevista e annunciata passeggiata a Ballarò. Dalla questura lo hanno sconsigliato di andare dove erano pronte le contestazioni e lui ha scelto di evitare. La decisione ufficiale arriva dopo la visita dell’ex ministro a Palazzo d’Orleans dove ha incontrato privatamente il presidente della Regione Nello Musumeci.
Lui, Salvini, della scelta di non andare tende a non parlare ma alla fine cede “Se qualcuno vive le sue giornate cercando sul giornale dove va Salvini per rompermi le scatole vive male. Adoro chi non la pensa come me, basta che non disturbi il prossimo”. “A Ballarò andrò quando potrò portare qualche proposta concreto, se mi chiedono di passare da un commissariato di polizia do la precedenza con tutto il rispetto”
Dice, quindi, dopo la visita privata a Musumeci si va ad onorare alcuni caduti e poi si prosegue con il programma ufficiale ovvero Commissariato Oreto ed incontro con attivisti e simpatizzanti al teatro Al Massimo.
A rilanciare la polemica dopo che è fallita la contestazione organizzata a Ballarò per l’assenza del leader della Lega è il sindaco Orlando: “Matteo Salvini ha perso una grande occasione per spiegare ai palermitani, ai residenti e ai commercianti di Ballarò le sue idee – ha sostenuto il primo cittadino -. Evidentemente dovendo scegliere fra twittare in modo compulsivo senza contraddittorio e confrontarsi coi cittadini, ha scelto una molto meno rischiosa fuga”.
Ma Salvini risponde a distanza “I cittadini mi hanno informato che stanotte ci sono state le grandi pulizie nel quartiere. Vorrà dire che ogni settimana annuncerà una visita in un quartiere di una città siciliana così i sindaci si decidono a pulire la dove non lo fanno di solito come è successo stanotte a Palermo”.
“Un sindaco che dice non mi piace se arriva tizio è una visione un pochino arrogante e squadrista della democrazia. Dire non è il benvenuto a Palermo mi sembra meschino anche nei confronti dei palermitani – aggiunge Matteo
Salvini riferendosi al sindaco di Palermo, Leoluca Orlando – Io da ministro sono sempre andato ovunque senza guardare i colori dei sindaci, sarebbe carino che un sindaco accogliesse nelle sua città tutti a prescindere dai colori perchè rappresenta tutti i palermitani anche quelli che votano Lega”.
Per il resto evita tutte le provocazioni di natura politica che gli vengono rivolte dai giornalisti, evita il dibattito interno al suo partito e a Bossi manda a dire “Non ci sono più padri nobili: i padri nobili della Lega sono i 9 milioni di italiani che ci danno il voto”; quindi affronta solo temi di carattere generale smentendo anche che con Musumeci abbia parlato di rimpasto nel governo siciliano “Non era un tema all’ordine del giorno e non siamo qui a pressare o chiedere nulla. Naturalmente sono contento che la Lega abbia costituito il suo gruppo in Consiglio regionale. Per il resto Musumeci è persona stimata e stimabile saprà lui cosa fare nei modi e nei tempi opportuni. Abbiamo parlato, invece, di cose molto più importanti per me ovvero continuità territoriale, Ponte Sullo Stretto, baraccopoli di Messina. distribuzione idrica a Palermo, problemi di bilancio a Catania, situazione delle periferie”
A distanza, risponde anche al Ministro per il Sud Provenzano secondo il quale la Lega ha depredato le risorse per il Sud “Se c’è un partito che ha dato una mano consistente a Catania per i suoi problemi di bilancio quello è la Lega non certo qualcun altro. Questo solo per parlare di temi recenti. Sono i fatti che rispondono alle critiche. poi ognuno ha diritto di fare le proprie critiche e riflessioni ma i fatti sono questi. Noi puntiamo a governare in tutto il paese non solo in una parte di esso e i dati parlano chiaro. Ci sono 9 milioni di italiani che votano Lega. Al Nord siamo più forti che mai e al Sud ci siamo e siamo determinanti come dimostrano le elezioni in Calabria dove i 5 stelle sono scomparsi e il Pd ha preso una batosta che ricorderà per i prossimi 30 anni”.
Dopo l’incontro con il presidente Nello Musumeci il leader della Lega Matteo Salvini ha deposto una corona di alloro davanti alla stele dedicata al generale Carlo Alberto Dalla Chiesa in corso Vittorio Emanuele, di fronte al seminario arcivescovile. Salvini è poi andato in questura accolto dal questore Renato Cortese per la deposizione di un’altra corona davanti alla lapide che ricorda alcuni dei caduti della polizia di Stato.
Il senatore Salvini ha assicurato il sostegno della propria parte politica e parlamentare a ogni iniziativa finalizzata alla coesione economica e sociale della Sicilia e del Mezzogiorno d’Italia con il resto del Paese. Lo dice una nota della presidenza della Regione siciliana dopo l’incontro tra il presidente della Regione Nello Musumeci e Matteo Salvini a Palazzo Orleans. Nel corso del colloquio sono stati affrontati i temi legati all’accessibilità della Sicilia, in particolare il trasporto aereo, i collegamenti ferroviari, la viabilità e il ponte sullo Stretto, dice la nota.
Nella sua visita a Palazzo Orleans Salvini era accompagnato dal senatore Stefano Candiani, coordinatore regionale della Lega, e dal parlamentare nazionale Nino Minardo.
Intanto a Ballarò la contestazione andava avanti anche senza la sua presenza.
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