Sangue, omicidi e storie di violenza, di sopraffazione, di mafia girante per le strade di Palermo fra Casa Professa, il mercato del Borgo Vecchio, l’esterno dell’Ucciardone. Un video clip che finisce per diventare un vero e proprio inno alla cultura mafiosa nonostante l’intento potrebbe essere un altro e che su youtube rasenta già le 90mila visualizzazioni.
Protagonista un giovanissimo cantante neomelodico palermitano, un bambino più che giovanissimo: Matteo Balsano. Canta in perfetto stile neomelodico napoletano ma i vicoli di Palermo sono perfettamente riconoscibili tanto che perfino i consiglieri regionali della Campania, che per primi si sono accorti del video sui social, sono risaliti velocemente al luogo dove era stato girato ed hanno contattato i servizi sociali del Comune di Palermo per saperne di più sul bambino neomelodico.
La canzone, poco più di 4 minuti racconta della paura dei bambini fra i vicoli pervasi di criminalità ma non prende mai veramente le distanze da uno stile criminale che anzi sembra accettare se non sposare anche se l’intero clip è farcito dalla disperazione del bambino protagonista che assiste all’omicidio di quello che sembra suo padre, che si intitola ‘colp e pistol’ e che spopola sui social network. Un video fra vicoli, sangue, macchine di grossa cilindrata con targhe straniere e motociclette lanciate fra i vicoli. Una canzone nella quale il neomelodico bambino parla di ragazzini che si dividono fra chi ha il padre in galera e chi lo deve raccogliere morto per strada.
Nella riprese del video anche l’esterno del carcere dell’Ucciardone e diversi altri scorci di Palermo. Una vicenda destinata, probabilmente, a far esplodere un’altra polemica sui neomelodici come le offese a Falcone e Borsellino fatte in Rai qualche mese fa o la pistola d’oro mostrata da un altro cantante poco dopo. ma stavolta con l’aggravante che il protagonista è un bambino.
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