“All’assessore Gucciardi chiediamo un atto di coraggio affinché  la rete ospedaliera da lui proposta possa trovare finalmente la luce per dare stabilità all’Isola dal punto di vista sanitario”. Lo chiede il Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche guidato in Sicilia da Francesco Frittitta. “Serve stabilità ai lavoratori – prosegue Frittitta – la cercano ormai da troppi  anni. La nuova rete consentirebbe di procedere con i concorsi, la mobilità e le stabilizzazioni”. Secondo il sindacato delle professioni infermieristiche, visto il risultato del referendum e la crisi di governo, c’è il rischio che i tempi di attuazione della nuova rete possano allungarsi perché il confronto col ministero della Salute potrebbe essere difficoltoso. Per questo il Nursind chiede all’assessore di varare subito la rete “poiché continuare con il balletto dei rinnovi semestrali non dà continuità a un’assistenza ormai moribonda”.

Suonano rassicuranti le parole del deputato capogruppo all’Ars di Sicilia Futura Beppe Picciolo “Sono ottimista e dalle interlocuzioni personali già avute con l’assessore Gucciardi e con il presidente della Commissione Sanità all’Ars, Pippo Digiacomo, ho motivo di credere che stavolta riusciremo finalmente a tagliare il traguardo per le assunzioni essenziali ed indifferibili, del personale medico e non, ancora sospese in attesa della definitiva approvazione della rete ospedaliera”. “Pur in tempi strettissimi – ha ricordato Picciolo – è chiara la volontà politica di portare a termine questo percorso, che diventa fondamentale per la stabilizzazione dei precari storici, il completamento delle procedure da anni sospese e l’indizione dei nuovi concorsi nel campo della sanità siciliana. Sono certo – ha evidenziato l’esponente di Sicilia Futura – che la rete ospedaliera che l’assessore Gucciardi ci sottoporrà a breve sarà più che soddisfacente e servirà a chiudere il cerchio su quel percorso virtuoso che in questi anni  ha visto il modello siciliano scalare la classifica della qualità, passando da fanalino di coda fino a riuscire ad entrare nella “top ten” nazionale delle regioni più virtuose. Un obiettivo di cui possiamo andare orgogliosi, al quale manca appunto un ultimo tassello e nonostante gli ostacoli legati alle note vicende politiche nazionali il percorso individuato sono certo porterà entro il 31 dicembre all’approvazione del decreto a Roma e ritengo sarà una rete ospedaliera di ampio respiro e comunque ormai ampiamente concordata in positivo con i dirigenti del Ministero”.

Picciolo si è quindi dichiarato ottimista e fiducioso per il buon esito di una vicenda che riguarda anche i circa mille trecento posti di lavoro della cosiddetta “emergenza-urgenzache dovrebbero essere attivati subito appena attenuto il via libera del Mef: una questione divenuta solo burocratica è già superata con l’interlocuzione diretta con il dott. Garofalo, capo di Gabinetto del Ministero dell’economia e della finanza”