La Regione Siciliana, di concerto con la Regione Emilia-Romagna e l’istituto Rizzoli di Bologna, ha rinnovato per dieci anni l’intesa relativa alla creazione di un hub per l’ortopedia oncologiCa e per la gestione di pazienti curabili per altre patologie solo in centri specialisti esterni all’Isola.

I contenuti della convenzione sono stati illustrati questa mattina a Palazzo Orléans. Presenti l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza; l’assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna, Raffaele Donini; il direttore generale del dipartimento per la pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute della Sicilia, Mario La Rocca; e il direttore generale dell’Irccs Rizzoli di Bologna, Anselmo Campagna.

I contenuti dell’accordo

L’intesa prevede, tra gli altri contenuti, che nel dipartimento Rizzoli-Sicilia di Bagheria, in provincia di Palermo, vengano potenziate le attività di alta specializzazione orientate all’ortopedia oncologica; dell’arto superiore; pediatrica; vertebrale e di riabilitazione. La convenzione punta a significativi elementi di razionalizzazione della spesa.

Prevista anche la creazione di due ambulatori per Malattie rare scheletriche e per l’Ortopedia oncologica, ponendo così le basi per un Centro di riferimento ortopedico a carattere oncologico a disposizione anche di pazienti provenienti da altre regioni. La convenzione prevede inoltre di aumentare i posti letto di Terapia intensiva da affiancare ai 53 di ortopedia e riabilitazione, alle tre sale operatorie e ai cinque ambulatori già esistenti nella struttura di Bagheria.

Nel campo della ricerca, la convenzione punta, inoltre, a un potenziamento tecnologico delle strutture e ad ottenere anche per la sede siciliana del Rizzoli il riconoscimento di Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs). Prevista la collaborazione con enti del settore, istituzioni e università siciliane per attività di formazione. Ogni anno nel dipartimento Rizzoli-Sicilia vengono eseguiti circa 1.500 interventi ed effettuate oltre 15.500 visite specialistiche.

Razza e Donini sull’intesa

Un accordo sul quale ha espresso la sua soddisfazione l’assessore alla Sanità della Regione Siciliana Ruggero Razza. “Le tante novità contenute nel protocollo – dichiara l’assessore – ci consentono di dire che la partnership compie una svolta. Con la Regione Emilia Romagna abbiamo lavorato a lungo per rinnovare un impegno che faccia della Sicilia un punto di riferimento vero. Non solo per i nostri concittadini, ma per tutto il Mezzogiorno. Il cuore di questa nuova intesa è rappresentato da un sistema unico di prenotazione tra la Sicilia e Bologna. Elemento che permetterà di curare al Rizzoli di Bagheria, che lo ricordiamo è un ospedale pubblico, tutti i pazienti siciliani. Con ciò contribuendo così a un’ulteriore riduzione della mobilità passiva già in graduale decrescita negli ultimi anni”.

Sulla stessa linea del collega isolano, l’assessore alla Sanità dell’Emilia-Romagna Raffaele Donini. “Questa nuova fase di attività del dipartimento Rizzoli Sicilia conferma la capacità del nostro Servizio Sanitario di rispondere ai bisogni di salute dei cittadini – commenta l’assessore -. L’Istituto ortopedico Rizzoli rappresenta un centro di riferimento a livello nazionale e internazionale per l’ortopedia più avanzata, dal punto di vista clinico e scientifico, con eccellenze di ricerca d’avanguardia e soluzioni cliniche innovative per i problemi più complessi. Il rinnovo degli accordi tra le nostre Regioni firmato oggi ribadisce il significato di uno sviluppo del Rizzoli in Sicilia”.

Vaccini e tamponi: Razza sulla questione green pass

Ruggero Razza ha poi analizzato con i giornalisti il tema della certificazione verde che, a partire dal 15 ottobre, diventerà obbligatoria per potere operare all’interno di diverse strutture pubbliche e private. “Il Green pass sta suscitando forti polemiche nel mondo del lavoro. Ritengo che se si fosse introdotto il principio della obbligatorietà vaccinale nei servizi essenziale lo Stato avrebbe fatto il proprio lavoro di assumere su se stesso la responsabilità di decisioni che oggi affida solo alla volontà individuale. Nelle prossime ore vedremo se ci sono da parte del governo nazionale novità sul Green pass nel mondo del lavoro. Se ci sono datori di lavoro disposti ad assumere su di sé il costo dei tamponi non capisco perché glielo si debba impedire”.

L’assessore alla Sanità ribadisce che l’unica vera strada per uscire dall’impasse della pandemia è il vaccino. “Anche questa settimana i numeri ci raccontano un decremento delle ospedalizzazioni. E ci dicono che i ricoverati non essenzialmente soggetti non vaccinati. La vaccinazione è indispensabile”.