Ricorre oggi la festività liturgica di Santa Rosalia, la patrona di Palermo.
Ai tempi del Covid19, però, tutto è cambiato.
Non c’è stata questa notte la tradizionale ‘acchianata’ al santuario di Monte Pellegrino, dove si venera la santuzza, proprio per evitare assembramenti. Un appuntamento sempre molto partecipato, per devozione o folklore, al quale quest’anno si è dovuto rinunciare così come al Festino del 14 luglio, ovvero la sfilata del carro trionfale di Santa Rosalia lungo il Cassaro, alla quale partecipano migliaia di palermitani e turisti.
Il Festino del 2020 è stato soltanto televisivo, con un film realizzato dal Comune di Palermo per ripercorrere la storia della santa. Niente spettacolo pirotecnico inoltre, è stato infatti sparato un solo fuoco d’artificio.
Insomma, tutto diverso, a rispetto delle norme anti contagio.
Stamattina alle 11, l’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, ha celebrato nella sacra grotta del santuario una messa a porte chiuse, che i fedeli hanno potuto seguire tramite streaming.
Ma ai festeggiamenti per la Patrona, i palermitani tengono, e non poco.
Così il Comune ha elaborato un fitto calendario di appuntamenti, che si svolgeranno fino al 27 settembre, per omaggiare la Santuzza e il grande senso di attaccamento a questa figura dei palermitani.
Si comincia già da oggi, con il via alla manifestazione “Notti e gghiornu purtamu a tia… W Santa Rosalia!”, un calendario di appuntamenti culturali che si svolgeranno all’interno dell’Oratorio Quaroni (via Maqueda, 276 – Palermo), fino al 27 settembre, dove è stata allestita un’esposizione di alcuni modelli dei Carri Trionfali, realizzati dall’800 ai giorni nostri, portati in processione per il tradizionale Festino, omaggio che si svolge ogni anno in onore della Santuzza.
“Notti e gghiornu purtamu a tia… W Santa Rosalia!”, ideata e realizzata dall’Associazione Culturale Altroquanto di Vincenzo Montanelli, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Palermo e con Padre Giuseppe Bucaro, direttore dell’Ufficio Beni culturali della diocesi di Palermo, gode del patrocinio dell’assessorato regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo e dell’assessorato alle Culture del Comune di Palermo.
In occasione della ricorrenza del 4 settembre, nella piazza del Monte di Pietà nello storico quartiere Capo a Palermo, alle ore 20 si procederà all’accensione della Montagnola, che rimarrà accesa fino al 6 settembre, omaggio simbolico e tradizionale alla Santuzza nel luogo dove viveva il saponaro Vincenzo Bonelli, fautore del ritrovamento delle spoglie di Santa Rosalia sul Monte Pellegrino.
Nell’anno della pandemia, l’omaggio a Santa Rosalia non può che realizzarsi attraverso la cultura e l’arte.
“La diffusione dei festeggiamenti per Santa Rosalia – dichiara Leoluca Orlando, sindaco di Palermo – si deve al periodo del Covid-19 che ha liberato, paradossalmente, la vera immagine di Santa Rosalia, la cui devozione non può essere soltanto in un luogo ma è in tutti i vicoli della città e in tutti i giorni dell’anno. Quest’anno i festeggiamenti sono ricchi e diffusi come non mai e conferma di questa diffusione è il nostro progetto di realizzare un museo diffuso partendo dall’oratorio Quaroni, idea che come Comune di Palermo portiamo avanti insieme all’Accademia di Belle Arti e all’Arcidiocesi di Palermo”.
In quest’ottica rientra l’allestimento all’interno dell’Oratorio Quaroni, curato da Fabrizio Lupo e Alessia D’Amico, dove si potranno ammirare da vicino i modelli del Carro storico di Bonomo (1896), il Carro di Scibilia (1924), Il Carro di Bruno Caruso (1995), il Carro di Renzo Milan (2012) e la Statua di Salvatore Rizzuti (2012), provenienti tutti dal Museo Pitrè.
E poi ancora la Statua di Giacomo Rizzo (2013) e la Santa di Domenico Pellegrino (2014) custodite nel Palazzo Bonocore della Curia; la Statua del Carro Kounellis (2007/2008), la Statua di Bruno Caruso (1995), la Statua Franco Reina (2017), la Statua Lia La Grutta e Virna Garofalo (2018), concesse dal Comune di Palermo e custodite nella Bottega 7 ai Cantieri Culturali della Zisa, così come per il modello Statua argentea (2019) di proprietà della Curia.
Provengono, invece, dalle donazioni di privati e sono custoditi a Villa Niscemi i modelli del Carro Barocco (1999), Carro Prigioniero (2019) e il Carro del sentimento Popolare (2008) opere di Fabrizio Lupo; il modello del Carro di Marchione (2005) donazione della Famiglia Parrinello; il modello Carro del 2017, opera di Franco Reina, Lia la Grutta e Andrea Buglisi.
Alcuni di questi modelli di Carri sono stati restaurati e appaiono in tutto il loro splendore.
“Dopo l’esposizione delle sante reliquie di Santa Rosalia – dichiara Mario Zito, assessore alle Culture del Comune di Palermo – l’Oratorio Quaroni con una prima mostra sulle memorie storiche del Festino si conferma, con la sua straordinaria architettura, come centro nevralgico dell’idea di ‘museo diffuso’ che vogliamo realizzare in città e a cui stiamo lavorando già da settimane”.
“Palermo celebra Santa Rosalia, la “sua” santa patrona, la giovane donna che la liberò nel 1624 dalla peste e lo fa con una mostra di modelli di carri trionfali e statue dei “festini” passati dall’800 a oggi – dichiara Manlio Messina, assessore regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo -. Un’esposizione che come assessorato regionale abbiamo voluto patrocinare in quanto testimonianza non soltanto di fede nei confronti di Santa Rosalia, ma come momento di memoria delle edizioni del Festino che sono state realizzate in oltre 150 anni. Le opere e le collezioni sono di assoluto pregio e rinnovano in qualche modo nella nostra memoria il miracolo della Santuzza, che ha un posto di primo piano nel cuore di tutti i palermitani, ma direi di tutti i siciliani. Ed in questa fase così difficile per il mondo intero non possiamo che invocare Santa Rosalia per chiederle la grazia di liberare il mondo dalla pandemia”.
“L’iniziativa è un altro tassello di un progetto più ampio – dichiara Vincenzo Montanelli, ideatore e organizzatore della manifestazione – che punta alla riqualificazione dell’Oratorio Quaroni, perché per noi il Festino dura 365 giorni in un’attività comune che coinvolge i cittadini e tutte le realtà istituzionali e regionali, nella concretizzazione di un progetto che si possa tramandare nel tempo. L’obiettivo è quello di realizzare un’offerta culturale dal respiro internazionale che possa raggiungere anche i tanti devoti della Santuzza sparsi per il mondo”.
Un calendario di attività culturali si affiancherà a questa importante esposizione che farà da cornice ad appuntamenti musicali, cinematografici e d’intrattenimento.
Questi gli appuntamenti dei prossimi giorni:
4 Settembre
Ore 17,00 Sagrato della Cattedrale di Palermo
Rosalia, RosaMIA
Installazione di Angelo Cruciani – a cura di Stefania Morici
Ore 18,00 – Oratorio dei Quaroni (via Maqueda 276 – Palermo)
Inaugurazione Mostra “Notti e giornu purtamu a tia..” Memorie dai festini passati
Ore 18,00 – Oratorio dei Quaroni (via Maqueda 276 – Palermo)
“I Triunfi degli Orbi” a cura di Maurizio Maiorana, Pietro Marchese, Nicola Marchese e del cuntista/ puparo Maestro Celano;
Ore 19.30 Piazza Monte di Pietà: Accensione della Montagnola con il simulacro di Santa Rosalia
Ore 20.00 Oratorio S. Stefano Protomartire: Cuntastorie omaggio alla Santa a cura di Salvo Piparo;
Ore 21.30 Danisinni: Presentazione progetto e proiezione cortometraggio ” Rosalia a Danisinni” a cura di Gigi Borruso
5 Settembre
Ore 19.00 Oratorio Quaroni (via Maqueda 276)
“La Città di Rosalia” narrazione per percussioni e voci con Miriam Palma;
Ore 21.30 S. Maria di Gesù c/o Convento Francescano Frati Minori S. Benedetto Il Moro
“U triunfu a Santa Rusulia a cura della Compagnia di Canto Popolare”
17/24 Settembre
Ore 20.00 con replica alle 20.30 – Oratorio Quaroni (via Maqueda 276)
Dolci ombre della Santuzza
11, 12, 18, 19 Settembre
Ore 18.300 Oratorio Quaroni (via Maqueda 276)
Proiezione del Film “Palermo Sospesa”
13, 20, 27 Settembre
Ore 18.30 Oratorio Quaroni (via Maqueda 276)
Proiezione cortometraggio ” Rosalia a Danisinni” a cura di Gigi Borruso
26 Settembre
Ore 18.30 Oratorio dei Quaroni (via Maqueda 276 )
“Triunfi degli Orbi” a cura di Maurizio Maiorana, Pietro Marchese, Nicola Marchese e del cuntista/ puparo Maestro Celano.
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