Papa Francesco illumina il Festino di Santa Rosalia con un messaggio di speranza rivolto ai palermitani. In un momento cruciale per la città di Palermo, segnato da sfide sociali ed economiche, il Pontefice ha voluto unirsi spiritualmente portando una ventata di speranza e incoraggiamento.
Il Santo Padre, nel suo messaggio inviato all’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, ha sottolineato il valore profondo della figura di Santa Rosalia, “Donna e “apostola” che non ha esitato ad accogliere le prove della solitudine per amore del suo Signore”. La ricorrenza del quarto centenario del ritrovamento del corpo della santa, patrona di Palermo, assume una significato particolare in un contesto complesso, dove la città è chiamata a confrontarsi con sfide come la povertà, l’emarginazione e la criminalità.
Le parole di Papa Francesco
“La felice ricorrenza del quarto centenario del ritrovamento del corpo di santa Rosalia è una speciale occasione per unirmi spiritualmente a Voi cari figli e figlie della Chiesa palermitana, che desidera elevare al Padre celeste, fonte di ogni grazia, la lode per il dono di così sublime figura di donna e di “apostola”, che non ha esitato ad accogliere le prove della solitudine per amore del suo Signore”. Le parole di Papa Francesco, offrono una chiave di lettura per comprendere il messaggio di speranza che Santa Rosalia incarna. Il suo esempio di vita, la sua scelta di solitudine e di dedizione alla preghiera, sono un monito per i palermitani di oggi a non perdere la speranza e a cercare la forza e la consolazione nella fede.
Il messaggio del Papa rappresenta una calorosa e esortazione per la città della Santuzza, del beato Pino Puglisi e del missionario laico, Biagio Conte: “Voi fedeli e devoti della “Santuzza“, come filialmente a Lei vi rivolgete – si legge – siete gli eredi spirituali che dovete tradurre in uno stile di vita evangelico la sua testimonianza di fede e di carità verso il prossimo. Come Lei date un volto bello al vostro territorio, ricco di cultura, storia e fede profonda, dove grandi donne e uomini hanno trovato la forza per spendersi a motivo del Vangelo e della giustizia sociale. Alla scuola di santa Rosalia, rinunciando a ciò che è superfluo, non esitate ad offrirvi con generosità agli altri. Abbiate fortezza di spirito nell’affrontare le sfide che tuttora ostacolano la rinascita della città, il cui cammino è affaticato da tante problematiche e, di queste, alcune molto dolorose”.
Il Festino
Meno di una settimana allo spettacolo dei carri, la parata che annualmente richiama migliaia tra abitanti e turisti in visita a Palermo. Quest’anno non basterà il folclore e l’amore dei palermitani per la “Santuzza”, il direttore artistico, Marco Balich proporrà delle serate speciali che avranno inizio mercoledì 10 luglio ai Quattro Canti con uno spettacolo multimediale dedicato alle 4 sante co-protagoniste del festino.
Per i 400 anni, l’intera narrazione è stata declinata in un corteo. Gli spettatori non saranno più concentrati nelle cinque tappe ma potranno assistere all’intera performance artistica da un qualsiasi punto della parata. Per la prima volta nella storia del Festino, il carro trionfale compirà 4 trasformazioni. Il carro monumentale assume la forma della Santa, dove Rosalia è il vascello e splende dorata e luminosa come un raggio di sole. Il carro si trasforma di tappa in tappa attraverso un gioco di luci, seguendo il tema del corteo e svelandosi al pubblico, di cui diventa volto riflesso.
La formula innovativa del corteo prevede l’aggiunta di un carro supplementare a supporto di quello trionfale. Questo secondo carro permetterà di sopraelevare le performance artistiche, consentendo una maggiore visibilità dello spettacolo, agevolando inoltre il trasporto del cast e degli oggetti di scena e, permettendo una migliore distribuzione degli elementi della parata, rendendo il corteo più snello.
“Quest’anno il Festino racconta la speranza che è quella della rinascita – dichiara l’assessore alla cultura, Giampiero Cannella – grazie alla partecipazione civica che ci ha accompagnato durante questo viaggio dentro il Quattrocentesimo – continua – porteremo il racconto di Palermo fuori dalla Sicilia e oltre l’Italia, in linea con una rinnovata identità internazionale di questa quinta città d’Italia”.
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