“Stranieri di prima o seconda generazione al Nord, italiani in situazione socioeconomiche di disagio e marginalità: sono i componenti delle baby gang, composte da minori di 18 anni che delinquono nelle grandi città, dove aumenta, a ragion veduta, la percezione di insicurezza. Scippi e furti hanno portato Milano al settimo posto tra le province per il numero di denunce ma il fenomeno delle baby gang è presente in tutto il Paese. A Palermo recentemente un uomo è stato accoltellato per aver sorpreso un gruppo di ragazzini intento a rubare una bici, e poco prima c’erano state due sparatorie nella via maggiormente frequentata dai giovani palermitani. Accoltellamenti e risse con spari di pistola sono sempre più frequenti per le strade e, sempre più spesso, ad essere coinvolti sono giovani e minorenni. Per restituire sicurezza e serenità nelle strade delle città è necessario un intervento del Governo, come ad esempio l’ampliamento del progetto Strade sicure, con l’utilizzo delle forze armate ad orari anche notturni. La recrudescenza degli episodi di violenza da parte di giovanissimi e’ sotto gli occhi di tutti. E’ necessario un intervento tempestivo’. Così l’onorevole Saverio Romano, coordinatore politico di Noi Moderati nell’interrogazione a risposta scritta rivolta al ministro dell’Interno Piantedosi.

La tragedia di Balestrate

Si chiama Andrea Cangemi, ha appena 20 anni. Sarebbe stato lui ad infliggere i colpi mortali Francesco Bacchi, il giovanissimo morto in seguito alle percorse al culmine dell’ennesima lite fuori da una discoteca.

Il giovane è stato fermato ieri sera ed ha trascorso la notte in caserma. I carabinieri hanno impiegato meno di 24 ore a risalire al presunto responsabile de delitto avvenuto nella notte fra sabato a domenica a Balestrate

Sul caso indagano i carabinieri della compagnia di Partinico, delegati dal Procuratore Maurizio De Lucia e dal pm di turno Alessandro Macaluso.

Sette giovani coinvolti

Sarebbe stato Cangemi ad uccidere il coetaneo al culmine di una rissa a cui hanno partecipato sette giovani tra cui la vittima. Avrebbe confessato il delitto davanti al pubblico ministero e ai carabinieri. “Non volevo ucciderlo”, avrebbe detto. E’ indagato per omicidio preterintenzionale.

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