“Il danno è fatto”. Esordisce così Saverio Romano esponente di Noi Moderati e deputato nazionale. Lo fa in un video selfie girato in caserma. Si trova dai carabinieri per ritirare un avviso di comparizione. E’ indagato insieme all’ex Presidente della Regione Totò Cuffaro e ad altre 16 persone per appalti truccati. Per lui e Cuffaro è stata avanzata al Gip richiesta di arresti domiciliari ma con le nuove norme il Gip prima deve ascoltare gli indagati e solo dopo può decidere sull’esigenza di arresti per questo genere di reati. Romano sarà difeso dall’avvocato Raffaele Bonsignore e con lui si presenterà al gip al momento opportuno.
Le parole di Romano
“Il danno è fatto. Non so a cosa porterà questa inchiesta che vede 18 indagati per la quale hanno chiesto gli arresti domiciliari per il sottoscritto. Però il danno è fatto perché non ho ancora ricevuto assolutamente nessuna notizia, nessun avviso. Anzi sono venuto qua alla caserma di San Lorenzo dei Carabinieri per chiedere la notifica di atti” dice Romano nel suo video.
“Non so assolutamente nulla, mi sembra una cosa abnorme. Sono lontano da queste pratiche e non so nemmeno come avrei potuto inserirmi dentro un meccanismo di turbativa , appalti truccati” continua.
Chiarirò alla magistratura nella quale ho fiducia
“Io adesso chiarirò la mia posizione al Gip. Ho fiducia nella magistratura e lo farò nel momento in cui dovrò essere ascoltato, come scrivono tutti i giornali. Però potete immaginare che anche quando dovrà dire il giudice ‘Romano non c’entra nulla con queste vicende’, quello che sta accadendo in questo momento, non potrà essere cancellato. Il danno è fatto”.
In tutto questo sorprende la posizione di Romano anche perché si tratta di un Parlamentare e non risulta alcuna richiesta di autorizzazione a procedere “In questo momento mi chiamano i giornalisti per chiedermi di una cosa della quale non so parlare anche se è già di loro conoscenza”. “Vedremo gli sviluppi” conclude nel suo video Romano.
Un secondo video con le accuse “Processo mediatico”
In tarda mattina Romano posta un secondo video dopo aver ritirato l’invito a comparire.
“Il giudice per le indagini preliminari di Palermo mi ha invitato a comparire per il 14 novembre alle 09:30 per rendere interrogatorio così come prevede la legge” dice e racconta le contestazioni.
“Al sottoscritto viene contestato di avere ricevuto una promessa e quindi aver accettato una promessa di assunzioni, contratti, subappalti e altri vantaggi patrimoniali da parte di un’azienda che doveva partecipare e aggiudicarsi una gara all’ASP di Siracusa. Quindi tutto parte da questa vicenda”.
“Certamente conosco l’amministratore dell’Asp di Caltanissetta (oggi in questa posizione ndr) Caltagirone una gran persona perbene che tutto farebbe tranne che truccare una gara. Anche perché non si capisce come potrebbe fare posto che lui non è né il presidente della commissione aggiudicatrice non è nemmeno il RUP, cioè colui che svolge il procedimento”.
“Alcune delle persone citate le conosco bene altre non le conosco affatto – aggiunge – non troveranno mai nessuna carta, nessuna intercettazione che mi riguarda direttamente sulla quale sono intervenuto dove ci sia una richiesta di condizionamento. Vi sto anticipando queste cose che dirò al Gip il giorno 14 perché purtroppo così come hanno inteso fare un processo mediatico su una cosa che io considero una bolla di sapone risponderò mediaticamente”.






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