“Il sistema di finanza locale che alimenta i bilanci dei Comuni siciliani ormai non regge più. È semplicemente assurda la condizione in cui oggi si trovano gli amministratori locali, con l’impossibilità di chiudere i bilanci di previsione a pochi giorni dalla fine dell’esercizio finanziario”.

Lo afferma il presidente dell’Asael, associazione che riunisce gli amministratori locali siciliani, Matteo Cocchiara, in merito ai ritardi nello sblocco del fondo perequativo e del fondo investimenti in favore degli enti locali.

“Lanciamo un appello a Stato e Regione affinché quanto promesso, e d’altronde previsto in atti normativi, per finanziare i Comuni trovi immediata soluzione. Un appello – conclude Cocchiara – che rivolgiamo anche al ministro per il Sud e la coesione territoriale, Giuseppe Provenzano, e a tutta la deputazione siciliana a Roma. Abbandonare i Comuni significa abbandonare i cittadini e questo non è accettabile”.

Il 30 luglio scorso, sono stati ripartiti i fondi relativi all’articolo 11 della Finanziaria regionale, fondi che però non sono ancora arrivati ai Comuni.
Il Fondo perequativo da 300 milioni, dovrebbe consentire ai comuni siciliani di compensare le minori entrate determinate dalla riduzione dei tributi locali e dei canoni che gravano sugli operatori economici del territorio, fortemente penalizzati dall’emergenza sanitaria da Covid-19 e dalla crisi economica che ne è conseguita.
I Comuni che hanno previsto o che intendono prevedere riduzioni o esenzioni dei tributi su attività turistiche, bar e ristoranti, enti e associazioni, sgravando così dal peso del fisco migliaia di attività produttive ed operatori economici, grazie a questo fondo, dovrebbero avere la possibilità di non gravare sul bilancio comunale, garantendo i servizi ai cittadini e incentivando il sistema economico dell’Isola.

Adesso l’appello dell’Asael che vuole scuotere il mondo della politica affinché intervenga in aiuto dei comuni siciliani che versano in un grave stato di difficoltà e che attendono che le risorse vengano sbloccate per prendere una boccata d’ossigeno.

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