“Oggi possiamo dire con orgoglio che siamo stati i primi a chiedere con forza, all’ iniziativa di Cgil Palermo e Fiom ‘Parla il Cantiere’ del 3 luglio 2018, davanti al segretario nazionale Cgil Maurizio Landini, alla segretaria generale Fiom Francesca Re David, a Pasqualino Monti e all’ad di Fincantieri Giuseppe Bono (recentemente scomparso), di sbloccare il completamento del bacino di carenaggio da 150 mila tonnellate, fermo da 40 anni, per riaccendere le possibilità di sviluppo del Cantiere Navale. E da allora si è messo in moto un iter che ha portato oggi a questo risultato grazie anche al nostro continuo pressing”.

Lo dichiarano il segretario Cgil Palermo Mario Ridulfo, il segretario generale Fiom Cgil Palermo Francesco Foti e le Rsu Fiom a Fincantieri Serafino Biondo e Giancarlo Macchiarella – commentando con soddisfazione l’annuncio degli 81 milioni di euro di fondi sbloccati per il rifacimento del bacino di carenaggio, un’opera ferma dal 1982 e ritenuta da Fiom e Cgil necessaria al rilancio del cantiere in un’ottica di reindustrializzazione dello stabilimento.

La battaglia

“Una battaglia che abbiamo condotto per anni, soprattutto dalla Fiom con le sue proposte e rivendicazioni, per cui siamo contenti che finalmente si possa parlare dell’inizio dei lavori – aggiungono Ridulfo, Foti, Biondo e Macchiarella – In quelle iniziativa, Fincantieri e tutte le istituzioni presenti, dopo anni di promesse a vuoto della politica, assunsero l’impegno di procedere con atti concreti per riportare il cantiere di Palermo al pari dei cantieri del Nord. A livello istituzionale, è stato un impegno portati avanti durante il Conte 2, sia dal presidente Conte che dal deputato nazionale, oggi deputato regionale, Adriano Varrica del Movimento 5 Stelle. E ora siamo finalmente all’ultimo passo per il completamento di un’infrastruttura che, oltre ad essere strategica per il futuro del cantiere e delle costruzioni navali, darebbe immediato lavoro a centinaia di lavoratori edili”.

Ieri ai Cantieri Navali si è svolta l’assembla con i segretari nazionali di Fim, Fiom e Uil, che hanno illustrato l’ipotesi di accordo integrativo raggiunto dopo la trattativa con Fincantieri, che contiene il 94 per cento delle richieste dei lavoratori. Per la Fiom Cgil era presente il coordinatore nazionale Fincantieri Samuele Lodi. “Il 94 per cento delle richieste contenute nella piattaforma rivendicativa sono state portate a casa – commentano il segretario generale Fiom Palermo Francesco Foti e le Rsu Serafino Biondo e Giancarlo Macchiarella – Il 15 dicembre i lavoratori dello stabilimento palermitano voteranno e potranno così esprimersi con un loro voto. E’ un importante risultato, che porta salario e ulteriori diritti e tutele per i lavoratori”.