Commissariate le Assemblee territoriali idriche di Ragusa e Trapani. Il provvedimento è stato adottato dal presidente della Regione Nello Musumeci, su proposta dell’assessore dell’Energia Alberto Pierobon. I due Ato non hanno provveduto ad avviare le procedure per l’aggiornamento del Piano d’ambito, previsto dalla Legge e propedeutico alla gestione del servizio, come è stato accertato a seguito di una ricognizione avviata dall’assessorato a giugno scorso.
Entrambe erano già state diffidate dalla Regione, insieme a quelle di Palermo, Catania, Siracusa e Messina, che hanno però fin qui mostrato di ottemperare agli adempimenti di legge e sono, attualmente, costantemente monitorate.
“A gennaio – annuncia il governatore della Sicilia Musumeci – si procederà a una nuova verifica e, se dovessimo riscontrare omissioni e inefficienze, non esiteremmo a procedere con altri commissariamenti. A tre anni dall’approvazione della Legge regionale 19 del 2015, l’Isola deve, finalmente, allinearsi al resto d’Italia: ogni indugio non è più ammissibile”.
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