“Ho dormito soltanto tre ore perché mi rendevo conto già come si sarebbe ingenerata nell’opinione pubblica siciliana la preoccupazione per questo ‘buco’. Io sono un presidente del centrodestra che si muove in continuità con un precedente governo di centrodestra che ha ereditato una buco di un governo di centrosinistra” Il presidente della regione siciliana Renato Schifani ribadisce la sua posizione e indica la strada per far uscire i conti della Sicilia dall’impasse creatasi dopo il pronunciamento della Corte dei Conti di ieri

Nessuno buco, c’è un decreto firmato Draghi-Mattarella

“Non c’è nessun buco di bilancio” sottolinea il presidente parlando a Catania alla Festa del Tricolore. “Nel 2019 il governo regionale era stato autorizzato a spalmare il disavanzo in 10 anni e si stava facendo così. Poi ieri la Corte dei Conti ha ritenuto che questo decreto legislativo che autorizzava la spalmatura fosse incostituzionale e ha sospeso il giudizio di parifica e quindi, prima ancora che si pronunci la Corte Costituzionale tra qualche mese, è mio dovere intervenire per far fare al Governo nazionale un chiarimento sulla bontà di questo decreto legislativo che io ritengo pienamente legittimo”.

“Quindi non si tratta di buco di bilancio – ha aggiunto Schifani – ma della interruzione di un processo di rientro dal disavanzo pubblico che era stato autorizzato da un decrepito firmato Draghi-Mattarella”.

Conflitto fra poteri

“C’è un conflitto tra poteri – ha aggiunto Schifani – e questo è palese perché quando la Corte dei Conti impugna davanti alla Corte Costituzionale un provvedimento del Governo… tanto che ieri il presidente della Corte dei Conti ha dichiarato che l’ordinanza che stava leggendo sarebbe stata notificata al Mef, al governo perché è controparte, sennò non l’avrebbe notificata al Mef”.

Risolvere il conflitto prima della sentenza

“Io lavorerò perché non si arrivi al giudizio della Consulta – ha proseguito – perché passa troppo tempo. Il mio dovere è quello di evitare il proseguirsi di tale vicenda con una norma nazionale che possa confermare quello che già fa parte del decreto. Sto lavorando attivamente e spero fattivamente per queste e spero nell’interesse dei siciliani, al di la delle critiche. Mi riferisco a tutto il centrodestra, un richiamo alla responsabilità a tutti gli eletti del centrodestra”.

 

 

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