Scioperano gli infermieri siciliani a Palermo. Una protesta per chiedere maggiore dignità a una categoria allo stremo a seguito dell’emergenza Covid e che adesso chiede di essere presa in seria considerazione delle istituzioni regionali. Gli ospedali al collasso non fanno altro che acutizzare il senso di profondo disagio vissuto dal personale sanitario dell’isola che combatte da anni contro organici ridotti e promesse fino a oggi non mantenute. Oggi venerdì 28 gennaio la categoria è scesa in piazza a Palermo davanti a Palazzo d’Orleans dove dalle ore 10 sono arrivati lavoratori da tutte le province dell’Isola.

Aumentare gli organici

La prima richiesta sembra essere quella del personale da aumentare negli ospedali siciliani, come ha sottolineato  Aurelio Guerriero, segretario Nursind Palermo, durante Talk Sicilia, la trasmissione andata in onda in streaming sulla pagina di BlogSicilia. “La nostra vita sta diventando un calvario – ha aggiunto – tra colleghi che si sono licenziati e altrui che prendono ansiolitici prima di andare a lavoro”. Poi il grido d’allarme e la richiesta, “Garantire le dotazioni organiche anche aumentando i tetti di spesa”.

Vogliamo risolvere il disagio

“Non scioperiamo per creare disagio ma per risolverlo il disagio – ha detto sempre a Talk Sicilia Salvatore Calamia, coordinatore regionale Sicilia -. Abbiamo deciso di scioperare perchè chiediamo istituzioni più vicine, l’aumento del numero di operatori sanitari nelle aziende e che vengano attivati gli infermieri di famiglia e l’assistenza domiciliare. Tutte proposta mai ascoltate o prese in considerazione. La situazione deve migliorare non solo per quanto riguarda l’emergenza Covid ma anche per affrontare meglio tutte le patologie”.

Lo sciopero

Il Nursind, sindacato delle professioni infermieristiche, ha proclamato un giorno di sciopero. Alla manifestazione del sindacato degli infermieri nella confederazione Cgs hanno aderito anche l’Asoss in rappresentanza degli operatori socio sanitari e diverse altre sigle e associazioni. Il Nursind chiede “urgentemente di stabilizzare i precari e accelerare con i concorsi e la mobilità. Basta con i contratti a partita iva e Co.Co.Co, la professione infermieristica e sanitaria merita rispetto e stabilità. Il personale sanitario merita il riconoscimento delle proprie competenze. Hanno un forte senso delle responsabilità di contro la professionalità risulta sempre più svalutata. Così non si può andare avanti”.