Sciopero dei magistrati tributari contro la recente riforma del settore tributario pubblicata sulla gazzetta ufficiale dello scorso 1 settembre. Dal 19 al 21 settembre è stato proclamato lo sciopero della categoria.

Servono modifiche urgenti

Secondo i rappresentanti dei giudici occorrono delle urgenti modifiche alla legge di riforma, per esempio il mancato rafforzamento dell’indipendenza del giudice tributario ancora oggi incardinato presso il ministero dell’Economia e Finanze, ed inoltre la disparità di trattamento sia sotto il profilo economico che giuridico tra gli attuali giudici tributari ed i magistrati tributari che verranno assunti per concorso nonostante l’espletamento delle stesse funzioni giudiziarie.

“Disparità evidente”

“Disparità tanto più stridente se si considera che, quantomeno, in sede di prima applicazione – dice Salvino Pillitteri, vicepresidente vicario dell’associazione magistrati tributari – saranno i giudici tributari attualmente in servizio a doversi occupare del tirocinio e della valutazione dei nuovi magistrati assunti per concorso”.

Novità legate al Pnrr

L’1 settembre scorso è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge del 31 agosto 2022, la numero 130, recante disposizioni in materia di giustizia e di processo tributario. Il provvedimento, per far fronte agli impegni assunti dall’Italia con il Pnrr, innova la giustizia tributaria sotto il profilo ordinamentale e processuale secondo le mire di chi ha voluto l’introduzione di queste modifiche.

Da domani in vigore

Si tratta di una riforma che investe l’intero sistema ed entrerà in vigore il prossimo 16 settembre 2022; tuttavia, per alcune disposizioni è prevista un’applicazione differita. Al fine di supportare gli utenti ad orientarsi tra le novità ordinamentali e gli istituti processuali introdotti, è stata predisposta una tabella, pubblicata sul sito del ministero della Giustizia, dove è riportata la data a decorrere della quale saranno applicate le principali novità previste dalla legge numero 130/2022. Sin da subito in vigore la modifica della composizione delle sezioni delle corti di giustizia tributarie: il numero minimo dei componenti, oltre al presidente e al vice presidente, passa da 4 a 2.

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