Saranno attivati entro maggio o giugno al massimo i trasporti ferroviari da Palermo per l’aeroporto Falcone – Borsellino. E soltanto una delle notizie emerse dagli incontri fra l’assessore regionale a Infrastrutture e Trasporti Marco Falcone e i responsabili di Rfi.
L’assessore aveva convocato le parti dopo la sua relazione davanti alla Commissione Trasportid ell’Ars di mrated’ scorso proprio per affrontare i tanti odi che riguardano i fondi per le infrastrutture siciliane, gli stati di avazamento, i lavori che procedono a rilento ed il rischio di perdere una parte di questi stanziamenti.
“Possiamo dire con soddisfazione che è stato scongiurato il rischio di disimpegno di fondi. Non si perderà un euro di quanto stanziato per le opere in Sicilia – dice Falcone a BlogSicilia – certo bisognerà vigilare affinchè si recuperino i troppi ritardi che si registrano per tante opere, soprattutto nella città di Palermo”.
Il primo passo sarà proprio l’attivazione del collegamento su ferro per l’aeroporto di Palermo che è interrotto ormai da anni per lavori che sono andati a rilento. Inizialmente non tutta la tratta sarà a doppio binario ma fra maggio e giugno i treni torneranno ad arrivare nella stazione ferroviaria aeroportuale almeno dalla Notarbartolo. Al momento non ci saranno neanche fermate intermedie ma intanto i treno torneranno a transitare.
“C’è, poi, il grande tema della chiusura dell’anello ferroviario di Palermo – dice Falcone – che ha letteralmente messoin ginocchio una intera economia terziaria nella città a causa dei lavori in via Emerico Amari”. Su questo tema è stata convocata una apposita conferenza di servizio
Accelerazione anche per il raddoppio ferroviario nel tratto Castelbuono – Cefalù Ogliastrillo è un’altra delle richieste vanzate a fronte del rischio di non raggiungere il target intermedio dis pesa di fondi entro la fine del 2018.
Attenzione anche alla città di Catania con il raddoppio della tratta Bicocca . Catenanuova. Insomamsi accelera nel settore dell’infrastrutturazione ferroviaria anche se non è un mistero che i problemi sono tanti er raggiungere i target di spesa e per consentire ai siciliani l’uso di infrastrutture necessarie e importanti
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