Il futuro del personale sanitario impegnato nell’emergenza Covid diventa terreno di scontro politico. Toni accesi ieri infatti durante la Commissione Sanità all’Ars.
Il deputato di Sicilia Vera, Ismaele La Vardera, ha posto l’accento sui contratti dei lavoratori Covid in scadenza denunciando: “A rischio migliaia di posti in Sicilia”.

La Rocca Ruvolo: “Affermazioni falsamente attribuite dal collega”

Su quanto accaduto, alla presenza dell’assessore al ramo, Giovanna Volo, interviene la deputata di Forza Italia all’Ars, Margherita La Rocca Ruvolo.
La deputata spiega: “Non corrisponde al vero quanto dichiarato dal deputato Ismaele La Vardera rispetto a un mio intervento oggi (ieri, ndr) in commissione Salute all’Ars. Non ho assolutamente detto di ritenere ‘troppi’ gli operatori medici, sanitari e amministrativi impegnati per l’emergenza Covid, così come mi viene falsamente attribuito dal collega”.

“Costi spropositati all’hub della Fiera di Palermo, tre milioni di euro al mese”

La deputata prosegue fornendo dei dati precisi: “Ma, parlando degli hub vaccinali, ho detto, e lo ribadisco, di ritenere spropositati sia i costi, circa tre milioni di euro al mese, sia i numeri del personale impegnato alla Fiera di Palermo: un totale di 498 unità tra cui, giusto per avere un’idea, 119 assistenti amministrativi, 241 assistenti tecnici periti informatici, 41 collaboratori ingegneri professionali, 15 collaboratori amministrativi”.

“Medici e infermieri potrebbero essere utilizzati in altri reparti”

Conclude La Rocca Ruvolo: “In considerazione della notevole riduzione delle vaccinazioni mi sembra eccessivo continuare a tenere l’hub in piedi con questo personale, anche perché medici e infermieri potrebbero essere utilizzati in altri reparti in grande difficoltà”.

La Vardera: “Ben servito ai lavoratori da La Rocca Ruvolo”

“In commissione sanità abbiamo difeso a spada tratta i lavoratori COVID a cui scade il contratto giorno 31 dicembre”. Lo ha affermato Ismaele La Vardera che ieri ha preso la parola in commissione Sanità.
“La maggioranza si metta d’accordo su quello che intende fare con gli operatori sanitari, informatici e amministrativi che hanno fatto un grande lavoro durante il periodo del COVID e a cui scade il Contratto giorno 31 dicembre. Ho assistito – ha tuonato il deputato La Vardera – ad un ingeneroso ben servito dall’onorevole Margherita La Rocca Ruvolo ex presidente della commissione Sanità, che ritiene che i suddetti lavoratori del Comparto sono “troppi”. Affermazione, come detto, smentita da La Rocca Ruvolo.

“Governo si faccia carico del futuro dei lavoratori”

La Vardera ha proseguito: “Ma se c’è una grande carenza di operatori sanitari, come possiamo immaginare dopo l’immenso lavoro che hanno fatto in estrema emergenza di mandarli a casa? Per questo riteniamo che la loro esperienza possa essere utile al comparto sanitario. Prendo atto della volontà dell’assessore Volo di volersi occupare di questi lavoratori e aver concordato con le preoccupazioni espresse in commissione. Sicilia Vera e Sud chiama Nord auspicano adesso che il Governo si faccia carico del loro futuro offrendogli le giuste garanzie”.

Laccoto: “E’ emergenza sanitaria in Sicilia”

“Non è normale quello che accade nella sanità siciliana: la carenza di medici e di infermieri oltre alle note carenze strutturali ci spingono sull’orlo di una vera e propria emergenza sanitaria. I cittadini attendono risposte concrete dal Governo Regionale e dall’Assemblea: non possiamo sottrarci a questo dovere”. Lo ha dichiarato il presidente della Commissione Sanità all’Ars, Giuseppe Laccoto, durante la seduta della Commissione dedicata alle dichiarazioni programmatiche dell’Assessore per la Salute Giovanna Volo.
Sono stati diversi i temi trattati durante i lavori della commissione e ogni deputato componente dell’organismo ha illustrato davanti all’Assessore le criticità del proprio territorio di riferimento.

“I siciliani pretendono una sanità migliore”

“I siciliani legittimamente pretendono una sanità migliore – ha dichiarato Laccoto – e la politica deve avere la capacità e il coraggio di compiere scelte che innalzino la qualità dei servizi sanitari. In particolare, bisogna sfruttare i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per modernizzare e implementare i servizi di diagnosi e cura, investire sul digitale per ridurre i tempi di attesa per visite, esami e ricoveri, e soprattutto procedere con le assunzioni del personale medico e infermieristico dando priorità ai servizi di emergenza. Mancano anestesisti, radiologi e medici di pronto soccorso, mancano i medici sulle ambulanze e molto spesso è impossibile garantire servizi essenziali”.
“Per questo – ha concluso Laccoto – bisogna prioritariamente predisporre il piano di fabbisogno del personale che manca da anni”.

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