E’ scontro fra deputati di Forza Italia e di Leu sulla vertenza che vede contrapposti gli ex dipendenti del Club Med di Cefalù e la nuova gestione del riaperto villaggio.

Da una parte Forza Italia che chiede di togliere i presidi e dall’altro Leu che chiede il rispetto degli accordi sindacali nonostante disdetti e nonostante il pronunciamento del tribunale del lavoro di termini che ha considerato quegli accordi ormai inefficaci.

“Si è felicemente riattivato il tavolo delle trattative tra la società francese e gli ex lavoratori che lamentano il mancato reinserimento nella nuova struttura di Cefalù, appena inaugurata. Con uno sforzo corale e convergente dell’Azienda, dei lavoratori, dei sindacati e dei rispettivi legali sembra avere prospettive di positiva risoluzione stragiudiziale il complesso carteggio processuale”.

Lo dice Giusi Bartolozzi, deputata di Forza Italia che prosegue “Sento il dovere di ringraziare personalmente l’assessore regionale Mariella Ippolito ed il Suo staff per il fattivo contributo apportato stamani nell’incontro tenuto presso il Dipartimento lavoro. Un grazie all’Azienda francese, al Suo presidente, Henry Giscard d’Estaing, per l’attenzione mostrata al territorio ed ai cittadini di Cefalù”.

“Mi auguro che il tavolo delle trattative- c onclude la Bartolozzi -, rimandato al pomeriggio di domani 5 giugno, abbia tempi stringenti e positiva conclusione. Io certamente continuero’ ad attivarmi in tal senso”.

Di parere diverso il deputatpo di Leu erasmo palazzotto al quale l’apertura del tavolo non basta “Gli ex lavoratori del Club Med di Cefalù stanno pagando i ritardi e le inadempienze dell’azienda che ci ha messo 11 anni per ristrutturare il villaggio turistico siciliano. Cosa ancora più grave, l’azienda non intende rispettare l’accordo che garantisce priorità alla assunzione degli ex lavoratori. In questi 11 anni l’azienda non ha mai ottemperato agli impegni assunti con un accordo sottoscritto nel maggio del 2005 e ora intende reclutare il personale, non tra il vecchio personale ma assumendone di nuovi. Non si gioca con la pelle dei lavoratori. Ho chiesto al governo con una interrogazione di attivare un tavolo tra azienda e sindacati affinché l’azienda rispetti gli accordi presi e si eviti una guerra tra lavoratori. Non possono essere i dipendenti Club Med a fare le spese dei ritardi messi in atto dall’azienda in questi anni”.