E’ il sequestro di crack più grosso in Sicilia e trovata una delle basi più grosse di produzione a Palermo. I finanzieri del comando provinciale di Palermo, guidato dal generale Domenico Napolitano, hanno arrestato un palermitano incensurato e sequestrato un chilo e mezzo di cocaina, involucri sottovuoto, 500 dosi già confezionate di crack e 100 dosi di cocaina. I militari hanno intensificato i controlli per contrastare la diffusione della “droga dei poveri” in costante crescita tra i giovani.

La base di produzione è stata trovata in un vicolo stretto del quartiere Noce. Il grossista approfittando della favorevole posizione del proprio appartamento, dove realizzava le dosi di crack e al confezionamento di piccole dosi di cocaina, aveva trasformato il balcone della propria abitazione in una vera e propria “piazza di spaccio”.

Dopo un breve contatto telefonico, le dosi venivano lanciate dal balcone ai vari clienti o pusher. In questo modo il sospettato evitava contatti diretti o incontri con gli acquirenti, evitando rischi. I militari hanno controllato l’uomo appena uscito dall’appartamento ed è stato trovato in possesso di mille euro. In casa nel corso della perquisizione è saltata fuori la centrale di produzione. Nell’armadio della camera da letto sono stati trovati alcuni panetti di cocaina e diversi contenitori in plastica con all’interno altri pezzi di cocaina parzialmente lavorati e pronti per essere trasformati in crack.  Sono state inoltre trovate circa 500 dosi di crack e 100 di cocaina già confezionate in palline di cellophane e chiuse con nastro isolante di diverso colore, bianco per il crack e nero per la cocaina, nonché diversi telefoni cellulari utilizzati per i contatti con i clienti e, a conferma dell’attività di produzione di crack, bilancini di precisione, materiale da confezionamento, cucchiaini e attrezzatura necessaria e utilizzata per la trasformazione della cocaina in crack.

La vendita della sostanza sequestrata avrebbe fruttato sul mercato al dettaglio introiti per oltre 100.000 euro. L’uomo è stato portato in carcere. Il gip ha convalidato l’arresto. Il sequestro di 500 grammi di crack, il maggiore a livello locale e uno dei più significativi a livello nazionale. Nel nostro Paese si verifichi un costante aumento di sequestri di crack – si è passati difatti dai 6 chili del 2019 ai 15 chili del 2023, ultimo dato disponibile sull’intero territorio nazionale – si tratta ad oggi non di tonnellate ma ancora di chilogrammi.

Si tratta di uno dei più importanti sequestri di crack effettuati a Palermo e in tutta la Sicilia e soprattutto dell’individuazione di una vera e propria centrale di produzione. Come noto, infatti, il crack è una droga ricavata tramite processi chimici dalla cocaina e viene assunto inalando il fumo dopo aver surriscaldato i cristalli in pipe di vetro o ricavate da bottiglie di plastica o lattine. Trattandosi di un derivato della cocaina, il prezzo è molto più basso e per tale ragione a parità di effetti si sta particolarmente diffondendo tra i giovanissimi e tra coloro che hanno scarse possibilità economiche.

Infatti, secondo i dati della Direzione Centrale Servizi Antidroga (DCSA), i maggiori sequestri di crack si concentrano soprattutto nelle regioni del meridione e nelle aree urbane più povere.

L’odierna attività ha confermato come lo spaccio di sostanze stupefacenti sia uno dei principali fattori che aumentano il degrado sociale nei quartieri più popolari della città, attirando un flusso costante di consumatori e generando tensioni tra i residenti.