I carabinieri hanno scoperto allo Sperone a Palermo una crack house è arrestato con l’accusa di detenzione e produzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti: Antonino Nicosia, 23 anni, Roberto Serio, 44 anni, Gandolfo Emanuel, 24 anni, Cosimo Lo Iacono, 46 anni, Fabrizio Nuccio 26 anni e un 17 enne M.S.L.

I militari della compagnia di San Lorenzo sono riusciti ad entrare in un’abitazione in via Passaggio Bernardino Verro nonostante fosse circondata da un sistema di videosorveglianza con telecamere collegate alla tv.

I carabinieri hanno trovato attorno al tavolo i sei arrestati con tutto l’occorrente per la preparazione del crack.: 78 grammi di cocaina, un bilancino di precisione, una scatola di bicarbonato, un colino, 2 mestoli ed un fornelletto a gas da campeggio, con la fiamma ancora accesa.

Sono stati sequestrati anche soldi, 22 grammi di hashish e  altre due bombole di gas, ancora imballate. I cinque maggiorenni sono in carcere il 17 è stato condotto al Malaspina.

Al termine dell’udienza di convalida, il giudice ha disposto la custodia in carcere per i maggiorenni, mentre il minorenne è stato sottoposto alla misura della permanenza in casa.

Dalla quantità di stupefacente sequestrato e dal tipo di attrezzatura rinvenuta, si tratta di una raffineria di crack, che possiamo definire la droga tornata attualmente di moda a Palermo dopo la sua ascesa negli anni ’90.

È uno stupefacente molto pericoloso, sintetizzato ed ottenuto dalla cocaina, ma dagli effetti devastanti: subito dopo le prime inalazioni, le conseguenze sono intense e dalla durata di circa 3-4 minuti: da una sensazione di forza ed energia, euforia e vivacità, si passa velocemente a una fase di depressione ed apatia, fino ad arrivare a stati paranoici, tali da indurre la persona a pensare che l’unica soluzione sia solo quella di rifumare.

Ma a rendere tutto più preoccupante è lo stato di dipendenza ed assuefazione psicofisica, poiché il crack porta il fisico alla necessità di aumentare in maniera vertiginosa le assunzioni, con rischio esponenziale di morte per overdose.