Il Pd siciliano pronto a collaborare con tutte le forze politiche per dire di no alla realizzazione dei siti, nella parte occidentale dell’isola, per il conferimento delle scorie nucleari. A parlare è il parlamentare regionale del Pd, Nello Dipasquale, per il quale la Sicilia è stata in passato già appesantita da insediamenti industriali che hanno penalizzato l’ambiente.

“Non c’è dubbio che quello dei rifiuti – spiega il deputato regionale del Pd, Nello Dipasquale – nucleari sia un problema che va gestito ed è responsabilità del Governo trovare il modo per farlo, ma non può essere la Sicilia, ancora una volta, a pagare perché abbiamo già dato, soprattutto in termini ambientali, avendo davvero poco in cambio: penso ai petrolchimici di Gela, Priolo e Milazzo, al Muos. Danni enormi sul piano ecologico, mai sanati”.

Il parlamentare regionale chiede l’intervento di tutti per un’azione comune. “Allo stesso tempo l’Isola è carente di infrastrutture e i siciliani non – dice Dipasquale – hanno ottenuto nessun vantaggio concreto da quelle scelte. Il punto, quindi è anche politico, non solo tecnico, la Sicilia non può accettare d’essere individuata ancora una volta come tappeto sotto il quale nascondere altra sporcizia. Questa è una battaglia politica che ci vedrà tutti uniti, da ogni parte politica, e siamo tutti pronti a qualsiasi azione di protesta”.

Sulla questione è anche intervenuto l’ex presidente della Commissione regionale antimafia, Fabio Granata, ed attuale assessore alla Cultura di Siracusa che lancia una proposta.

“Vincolate subito i siti individuati come possibile deposito scorie nucleari. Non basta dirsi contrari.Non basta l’indignazione e la generica contrarietà: il Governo della Regione Siciliana, forte delle sue competenze esclusive sulla tutela materiale e immateriale del Patrimonio, ponga immediatamente dei vincoli di inedificabilità assoluta sui siti individuati dal Governo Nazionale quali possibili depositi di scorie nucleari. Tutti e in tutta Italia saranno contrari ai depositi  ma noi abbiamo ciò che le altre Regioni non hanno: la competenza piena ed esclusiva sulla tutela del patrimonio materiale e immateriale, archeologico e paesaggistico”.

 

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