Il contratto da rinnovare, la stabilità del personale scolastico, le modalità della valutazione dei docenti, le modifiche alla legge 107, il riconoscimento della professionalità degli Ata, la libertà d’insegnamento, il ripristino di corrette relazioni sindacali.
Sono alcuni dei temi per i quali tornerà in piazza e sciopererà il prossimo 20 maggio in tutti i territori (per la Sicilia ancora da definire) il personale del mondo della scuola per la protesta indetta da Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola e Snals-Confsal.
Per organizzare la partecipazione in massa dalla Sicilia, lunedì 16 maggio si terrà a Palermo alle ore 10,30 presso l’Itc Vittorio Emanuele III di via Duca della Verdura, 48, un attivo unitario al quale prenderanno parte i segretari regionali dei sindacati Flc Cgil Grazia Maria Pistorino, Cisl Scuola Francesca Bellia, UilScuola Claudio Parasporo e Snals-Confsal Michele Romeo, oltre ai nazionali Flc Cgil Domenico Pantaleo, Cisl Scuola Maddalena Gissi, UilScuola Pino Turi e Snals Confsal Giuseppe Di Giacomo.
I sindacati a sostegno delle loro rivendicazioni hanno anche avviato nelle scuole una raccolta di firme che in questa prima tranche ha raggiunto quota 150 mila firme. “Per tutti i lavoratori del mondo della scuola rivendichiamo percorsi di valorizzazione professionale e una sburocratizzazione del lavoro – spiegano i sindacati – , la stabilizzazione dei tanti precari per i quali né il piano straordinario di assunzioni né le procedure concorsuali in atto hanno dato risposta; una diversa politica degli organici e l’istituzione di un organico funzionale di istituto per il personale Ata; la cancellazione delle disposizioni che impediscono di sostituire gli assenti e lo sblocco del turn over; ed ancora interventi per rimediare agli aspetti più dannosi della legge 107 che stanno creando il caos nel sistema scuola”.
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