I soldi ci sono ma l’amministrazione comunale non è riuscita a trovare una ditta per l’esecuzione dei lavori. Così, la scuola materna Mariele Ventre, a Villabate, rimarrà chiusa fino a nuove disposizioni. L’immobile, infatti, è inagibile.
Il sindaco “Trovata somma ma nessuna ditta edile ha accettato incarico”
Il sindaco Gaetano Di Chiara spiega la situazione: “Il 30 novembre abbiamo trovato 399mila euro, di cui 30 mila destinati alla scuola, da impegnare entro il 31 dicembre per l’intervento di somma urgenza. Il funzionario incaricato ha contattato decine di ditte edili per affidargli i lavori, ma nessuna ha accettato l’incarico perché erano tutte già impegnate”.
Lunedì scorso, il 17 gennaio, la dirigente scolastica Elena Trincanato ha firmato e pubblicato sul sito del circolo didattico una nota dedicata per annunciare ai genitori dei bimbi che frequentano l’istituto la sospensione delle attività in presenza in attesa che il Comune provveda a mettere in sicurezza i locali.
Sono 80 i piccoli che frequentano la materna
Complessivamente sono 80 i piccoli, di cui cinque disabili, che frequentano le cinque sezioni della materna. “Abbiamo necessità – dicono alcune mamme – che l’istituto riapra. Perché se è pur vero che è la materna non è una scuola dell’obbligo è altamente formativa a livello civico e sociologico. I nostri figli attualmente – denunciano – sono stati privati del diritto all’istruzione e all’infanzia”.
Dal 22 novembre al 22 dicembre i turni pomeridiani in altra scuola
Per consentire ai piccoli alunni di partecipazione alla realizzazione dei lavoretti di Natale i bambini dal 22 novembre al 22 dicembre scorsi hanno fatto i turni pomeridiani nella scuola Raggio di Sole. Tutto questo, in attesa, e nella speranza, della riconsegna dell’immobile in sicurezza.
Più disagi che vantaggi, le mamme hanno detto no ai turni pomeridiani
Tuttavia, nulla è cambiato. Il 13 gennaio si è, dunque, svolto un consiglio d’istituto nel corso del quale è stato deciso di sospendere le attività didattiche delle sezioni della scuola Mariele Ventre.
“Tutte le mamme hanno detto di no ai turni pomeridiani nell’altra scuola perché – racconta una di loro – i disagi sono più numerosi dei vantaggi: l’orario è scomodo, le aule sono fredde perché i termosifoni non funzionano e le attività durano solo tre ore”.
Tempi lunghi per il rientro
I bambini però dovranno attendere ancora un po’ per poter rientrare nei locali di viale Europa. “A novembre avevamo anche chiesto un finanziamento all’assessorato regionale all’Istruzione – continua il primo cittadino di Villabate – e il 30 dicembre è arrivato. Solo che mentre con la somma urgenza potevamo fare l’affidamento diretto, con il finanziamento regionale invece dobbiamo fare la gara e rispettare i tempi previsti dalla legge, inevitabilmente più lunghi”.
Di Chiara “Comprendiamo disagio famiglie, dobbiamo aspettare l’iter”
Ieri l’architetto del Comune ha fatto la determinata dell’accertamento della somma in entrata e contestualmente ha impegnato la somma per avviare le procedure di gara. “Ci dispiace per le mamme, comprendiamo benissimo i disagi che stanno vivendo, ma noi quello che dovevamo fare lo abbiamo fatto. Purtroppo – conclude Di Chiara – dobbiamo aspettare che l’iter faccia il suo corso”.
La testimonianza di una mamma
Arriva anche la testimonianza di una mamma di tre figli, due dei quali frequentano il primo circolo di Villabate. “O meglio lo frequentavano – spiega in una segnalazione – dato che l’asilo Mariele
Ventre è stato chiuso l’anno scorso ed è stato dichiarato inagibile, ci è stato detto dal comune che a dicembre sarebbero partiti i lavori e a gennaio i bambini sarebbero rientrati”.
Continua: “E invece ci troviamo con i bambini a casa, e ci sentiamo dire che l’asilo non è scuola dell’obbligo, ma mi pare abbiano dimenticato che la scuola è anche e soprattutto un diritto”.
“Entro fine mese chiuderanno la scuola Don Milani”
La signora prosegue nella sua segnalazione a BlogSicilia. “L’altro bambino frequenta la seconda elementare. Entro fine mese chiuderanno la scuola Don Milani, per l’incapacità del comune di trovare una soluzione quanto meno accettabile come trovare un’altra struttura, o proporre doppi turni alternati. Loro pretendono che i nostri figli frequentino per 18 mesi la scuola dalle 15 alle 20 di sera, è follia. Perderebbero così lo sport, catechismo, terapie dei bimbi speciali. Ma ci sono anche i genitori che lavorano e lo scombussolamento dei ritmi psicofisici dei bambini. Psicologi hanno detto che sarebbe veramente deleterio e che i bambini avrebbero molte conseguenze negative”.
E conclude: “Tutto è assurdo e noi genitori non possiamo stare zitti, bambini del plesso rinascita classi prime, si ritrovano senza scuola perché il comune non ha pagato la luce, e qui parliamo di prima elementare scuola dell’obbligo tutto ciò è assurdo”.
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