“La riapertura delle scuole è alle porte, ma dalla Regione non trapela la benché minima notizia sull’aggiornamento del piano per il trasposto pubblico locale. Temiamo il caos, la Regione batta un colpo”. Lo afferma la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Stefania Campo, che per avere notizie sulla tematica ha depositato un’interrogazione all’Ars. “Secondo le linee ministeriali – dice Campo – le Regioni entro il 2 settembre avrebbero dovuto aggiornare i propri piani di trasposto pubblico, ma dagli uffici dell’assessore Falcone non trapela assolutamente nulla. Nessuna linea guida è stata comunicata a pochissimi giorni dal via alle lezioni, e questo è inammissibile”.

Tanti i nodi e i dubbi

Secondo la parlamentare sono tantissimi i nodi che andrebbero sciolti, a partire dal ripristino dei controlli per garantire la sicurezza dei passeggeri: “Controlli per i quali – precisa la parlamentare – il governo nazionale ha garantito specifici stanziamenti. Ci chiediamo, ad esempio, quale sarà il potere dei controllori, che andrebbe ampliato, visto che non sono pubblici ufficiali”.

Rischio caos

“Tutto lascia prevedere – continua la deputata – il prefigurarsi di un enorme caos sui bus che trasporteranno gli studenti pendolari degli istituti superiori da una città all’altra senza il rispetto delle misure minime di contenimento del rischio, ovvero: un coefficiente massimo di riempimento non superiore all’80 per cento, il necessario e costante ricambio dell’aria, l’igienizzazione, sanificazione e disinfezione dei treni e dei mezzi pubblici, il controllo dell’obbligo per tutti di indossare mascherine e, poi, salita e discesa dei passeggeri secondo flussi separati”.

Utilizzo anche dei treni

Per evitare sovraffollamene dei mezzi, secondo la parlamentare, parte del flusso dei pendolari andrebbe spostato dai bus ai treni. “Lo abbiamo chiesto cento volte – dice Campo – ma non ci hanno mai ascoltato. Con un minimo di buona volontà si potrebbe pianificare un moderno sistema di coincidenze fra orari di partenza e di arrivo dei treni con gli orari di ingresso al lavoro e a scuola. Non sono richieste impraticabili sono, e restano, esigenze di migliaia e migliaia di cittadini, giovani e adulti, che desidererebbero vivere in un’Isola ‘normale’, viaggiando in condizioni idonee e al passo coi tempi, così come avviene nel resto d’Europa”.